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Le proposte europee di Ciriani a Cormons, «la protesta dei trattori è legittima»
Il sindaco di Pordenone ha fatto tappa nella cittadina collinare, i temi dalla green economy ai migranti: «Direttive strampalate e cervellotiche».
Continua la campagna elettorale del candidato di Fratelli d’Italia alle europee Alessandro Ciriani che, nel pomeriggio di ieri giovedì 11 aprile, è stato ospite a Cormons per un comizio. L’incontro, avvenuto nella sala di rappresentanza di Palazzo Locatelli, ha visto la partecipazione anche della senatrice Francesca Tubetti, che ha introdotto il candidato al pubblico. Sindaco di Pordenone in carica dal 2016, Ciriani è il fratello di Luca, attuale ministro per i rapporti con il Parlamento nel governo Meloni, e prima di ricoprire la carica di primo cittadino è stato anche presidente dell’ex provincia di Pordenone.
Come dichiarato dallo stesso più volte nel caso venisse eletto e, vista l’incompatibilità tra l’incarico di parlamentare e quello di sindaco, ha annunciato di comunque voler rimanere all’interno della giunta, in qualità di assessore. «Oltre ad essere il sindaco di Pordenone, Alessandro ha una lunga storia di collaborazione con me e con il territorio – ha introdotto in apertura Tubetti – in vent’anni di militanza abbiamo fatto molta strada insieme. In tutto questo periodo ho avuto l’opportunità di assorbire e di imparare dalle persone intelligenti che ho avuto intorno, tra le quali ha spiccato sempre Alessandro».
A prendere la scena è stato subito Ciriani, che ha illustrato alla platea quelli che sono i suoi punti programmatici più importanti, dalle questioni green a quelle sui migranti. Su quest’ultimo nodo il candidato ha spiegato che: «L’immigrazione è una tragedia tout court, sia per chi parte che per chi arriva. Amministrando la città, vedo con i miei occhi ciò che vivono alcuni migranti che abitano nel nostro paese che, attirati dal luccichio di una qualità della vita alta pensano di arrivare e condurre un tipo lifestyle del genere. Programmi seri e ragionati – come il Piano Mattei - possono e devono aiutare a gestire situazioni incontrollate come questa».
Tra i molti punti toccati c’è anche, come detto, quello delle politiche green europee che per Ciriani sono: «influenzate da un profondo fondamentalismo ambientale che fanno fatica a radicarsi nella società. La protesta dei trattori, che ha coinvolto i trattori di mezza Europa, è legittima e giustificata. Le direttive strampalate e cervellotiche colpiscono troppo duramente le aziende del settore primario dell’Europa e, purtroppo, tutto ciò si ripercuote anche negli altri settori, come quello delle materie prime e delle risorse, dove siamo soggetti alle influenze dei grandi competitor globali».
Ciriani, ad ogni modo, dovrà vedersela nel collegio dell’Italia nordorientale con i candidati espressi in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. In palio ci sono 15 seggi, che assieme agli altri 58 italiani, andranno a formare il gruppone di europarlamentari che rappresenterà il nostro paese a Bruxelles.
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