la finale
Monfalcone, festa Ufm al Boito: i rigori regalano la Coppa Italia di Promozione
Festa doppia al Boito, i biancoazzurri sollevano il trofeo davanti alla nuova tribuna dopo 120 minuti.
Debutto con festa per lo stadio Boito di Monfalcone, che “battezza” la nuova tribuna con la finale di Coppa Italia di Promozione e la vittoria dell’Ufm. Una sfida lunghissima quella che visto contrapposti i biancoazzurri alla Sacilese, davanti a oltre mille spettatori in una domenica pomeriggio grigia e piovosa. I padroni di casa - anche se formalmente in trasferta - si impongono solo ai rigori, mettendo a segno tutti i tiri dal dischetto dopo 120 minuti terminati 0 a 0. Tante le occasioni per entrambe.
Partita ad alta intensità che ha visto però un primo tempo blando, senza particolari emozioni sottoporta. Un paio le buone opportunità per le due contendenti, ma le formazioni passano i primi 45 minuti tra lo studio reciproco e tentativi di scardinare le difese avversarie. Nel secondo tempo, i biancorossi si fanno subito pericolosi al 2’, con un ulteriore tiro pochi minuti dopo ad opera di Dal Cin, ma è troppo centrale. I liventini attaccano ancora e Frezza bussa più volte alla porta di Grubizza, ma senza successo.
I mister Muzzin e Gregoratu provano a mettere mano alla panchina, con forze nuove e cambio di moduli. Al 22’, bella occasione per l’Ufm con una punizione dal limite dell’area: Aldrigo tira bene ma bacia l’esterno del palo. Rimpalli e dribbling si alternano nel corso dei minuti, con la Sacilese che comunque è quella che gira meglio e al 29’ Frezza sfiora il vantaggio. Gioco che cresce, al netto della pioggia che inizia a scendere copiosa sul rettangolo verde, e l’opportunità d’oro arriva al subentrato Tedesco, ma fallisce il tap in.
Il mancato match point a pochi passi dalla porta prolunga l’assedio biancorosso, anche con il supporto dell’esperto brasiliano Goncalves, che ha preso il posto di Grotto alla mezz’ora. Dall’altra parte, è Antonio Acampora a fare il debutto in campo dopo il suo ritorno con i cantierini e sarà proprio lui a siglare il rigore definitivo, nella lotteria finale. Prima, però, c’è tempo per un finale di secondo tempo con la Sacilese ancora avanti, mentre il primo supplementare vede l’Ufm riprendere slancio e tentare qualcosa di più.
Alla fine, però, non bastano nemmeno le due ore di gioco. L’arbitro Nicol Puntel della sezione di Tolmezzo - la prima in Friuli Venezia Giulia a dirigere una finale di coppa - fischia così la fine dell’extra time. L’ultima occasione per decidere il campione del torneo è quindi lo scontro diretto con il portiere: l’unico a sbagliare è Goincalves, che tira a lato al primo penalty liventino. Tutti gli altri, invece, fanno centro. Alla fine, l’ufo vince 5-3, sollevando il trofeo davanti alla nuova tribuna costruita in tempo per l’occasione.
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