Professore atteso in aula, lui è morto: insegnava al Dams di Gorizia

Aveva 60 anni, era atteso in aula dagli studenti della sede dell'ateneo udinese.

Non lo hanno visto arrivare a lezione ma poteva essere un contrattempo. Qualche ora dopo, però, si è saputa la triste notizia: Gabriele Qualizza, docente al Dams dell'Università di Udine, era deceduto. Il professore, 60 anni, era atteso in aula a Gorizia dove ha sede il corso, ma alla fine non è mai arrivato dai suoi studenti. In città, teneva le lezioni di "Comunicazione pubblicitaria: i nuovi media" ed "Economia e gestione della marca".

A quanto è stato reso noto, si sarebbe sentito male a Vicenza qualche giorno prima, e per lui non c'è stato nulla da fare. Laureatosi all'Università di Trieste in Sociologia, aveva contato esperienze accademiche anche fuori regione, tra cui alla Ca' Foscari di Venezia. Natio di Pordenone, era docente anche al Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società che conta i corsi di Relazioni pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese, entrambi a Gorizia.

Della sua scomparsa era stato informato l'ateneo ma non in tempo utile per comunicarlo agli studenti. Viveva a Trieste con la compagna. La notizia si è diffusa solo lunedì. Al cordoglio si è unito anche il Consorzio culturale del Monfalconese, di cui Qualizza era componente del comitato scientifico, aiutato nel progettare il percorso di visita alla Galleria rifugio antiaereo di Monfalcone, secondo l’incarico ricevuto dal Comune, che ne effettuerà la trasformazione in luogo della memoria aperto al pubblico.

“Gabriele Qualizza ha dato una spinta importante, con la sua attenzione e passione, alla progettazione e con la sua pacatezza e professionalità è stato un importante componente del gruppo di lavoro: la sua scomparsa rappresenta, per tutti quelli che l’hanno conosciuto, una immensa perdita”, afferma il presidente del Ccm Davide Iannis, esprimendo il cordoglio ai famigliari a nome del Consorzio.

Foto Festival della crescita. Errata corrige: abbiamo riportato alcune imprecisioni nella prima versione di questo articolo, correte non appena comunicateci. Ci scusiamo per quanto avvenuto.

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