La Pro Loco a Roma: «Rievocazione fondamentale ma in una rete turistica locale»

La Pro Loco a Roma: «Rievocazione fondamentale, rete turistica locale»

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La Pro Loco a Roma: «Rievocazione fondamentale, rete turistica locale»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 05 Ott 2023
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Il sodalizio di Fogliano Redipuglia è stato scelto tra oltre milleduecento realtà. Mercoledì 20 settembre la presentazione all’Eur.

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Una visita particolare e importante, quella della Pro Loco Fogliano Redipuglia, mercoledì 20 settembre a Roma, all’Istituto centrale per il patrimonio immateriale. Di fatto, il sodalizio è stato selezionato tra i progetti di rievocazione storica più importanti del Paese. È stato nella sede di Piazza Marconi a Roma che la presidente, Marta Lollis, accompagnata da una piccola delegazione, ha potuto raccontare quanto proposto da anni sul tema Grande Guerra, dalla rievocazione al turismo passando per il grande progetto Sentieri di Pace e la cura costante di siti e luoghi della memoria. Il progetto di mappatura delle rievocazioni storiche, durato più di un anno, ha visto interviste, documentazione fotografica e testimonianze reali di quanto viene portato avanti sull’intero territorio nazionale.

“Il Museo Multimediale della Grande Guerra di Redipuglia, primo del suo genere, aperto nel 2014, è ancor oggi tappa fondamentale per visitare il vicino Sacrario e per comprendere, in pochi minuti di visita, quanto accaduto sulle alture carsiche. Così il museo stesso diventa luogo imprescindibile di partenza per ogni tipo di visita storica del territorio. Prima del concepimento del museo nacque, l’esigenza, e l’idea, di un gruppo di rievocatori: il “Gruppo Monte Sei Busi”, dall’omonimo monte sito alle spalle degli abitati di Fogliano, Polazzo e Redipuglia, venne così formato con una trentina di rievocatori in uniforme storica creando riproduzioni della fanteria italiana e di quella austriaca, entrambe allo scoppio del conflitto.

La serietà e la ricerca filologica sono pilastri che consentono di evitare spiacevoli inconvenienti ed incidenti diplomatici: i rievocatori vengono formati per essere prima di tutto rispettosi dell’uniforme che indossano e, poi, abili a raccontare chi stanno rappresentando e in che fasi del conflitto quel determinato battaglione/divisione venne stanziato, dove e qualche breve nozione storica. Fondamentale è l’impersonalità del racconto storico che evita i termini “amici” o “nemici” ma semplicemente la dicitura del soldato che combatte e che, spesso, si ritrova in una terra diversa da quella natìa a combattere senza veramente saperne il motivo principale. Il tutto grazie alla collaborazione fruttuosa con gli Esperti Grande Guerra le cui escursioni sono coordinate proprio dal nostro sodalizio”, così ancora Lollis.

“L’invito a Roma è il chiaro segnale che la strada intrapresa qualche anno fa non solo è risultata, nella sua asperità, quella giusta ma che i frutti cominciano a vedersi per l’intero territorio. La qualità, la serietà e l’impegno della Pro Loco ma anche dei collaboratori scelti sono stati premiati proprio nelle sedi a Roma. Va detto che la rievocazione è, sì, importante e pilastro fondamentale per il racconto storico ma va inserita all’interno di un percorso progettuale che miri all’esperienza reale del turista, guardando alla cura dei siti e alle manutenzioni di trincee, doline e musei all’aperto ma anche ai luoghi di accoglienza dei turisti che devono poter raggiungere agilmente il territorio ma visitarlo con le facilità di una zona che ha tanto da raccontare e deve poterlo esprimere, dai monumenti più importanti alle altre realtà museali”, conclude Lollis.  

In foto la presidente Marta Lollis e il vice Ivan Bianchi incontrano Elisabetta Frasca, ricercatrice che si è occupata nello specifico di mappare le rievocazioni in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

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