L'iniziativa
La Pro Loco Fogliano Redipuglia porta Grande guerra e rievocazioni a Roma
Il sodalizio bisiaco è stato scelto tra oltre 1200 realtà. Mercoledì 20 settembre la presentazione all’Eur.
La Pro Loco Fogliano Redipuglia sbarca a Roma al Ministero della Cultura, precisamente all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che l’ha selezionata tra i progetti di rievocazione storica più importanti del Paese. Mercoledì 20 settembre, nella sede di Piazza Marconi a Roma, la presidente Marta Lollis e il vicepresidente Ivan Bianchi presenteranno le attività del progetto Sentieri di Pace partendo dall’attività rievocativa per arrivare al racconto storico e alle escursioni Grande Guerra terminando con la cura dei luoghi della Prima Guerra Mondiale.
La giornata, in particolare, tratterà la restituzione pubblica degli esiti di un progetto di mappatura delle rievocazioni storiche sul territorio nazionale che ha visto raccogliere un censimento di circa milleduecento rievocazioni e la documentazione (etnografica, fotografica e audiovisuale) di quattrocento tra queste. L’occasione vedrà presentare pubblicamente gli esiti delle ricerche effettuate dai ricercatori e gli strumenti metodologici e operativi potenzialmente utili agli scopi istituzionali di identificazione, salvaguardia e valorizzazione dei diversi aspetti che concorrono alla composizione di un evento rievocativo.
All’interno della stessa occasione, sarà lasciato spazio anche alla condivisione di esperienze virtuose sul tema nella prospettiva che la conclusione dei lavori del progetto in oggetto si configuri come punto di partenza per l’implementazione di iniziative sui territori. In questi si inserisce l’intervento della Pro Loco foglianina.
Va detto che a segnalare il sodalizio è stato il ricercatore che si è occupato del territorio e che ha individuato, tra gli altri, il nome di Fogliano Redipuglia per il coinvolgimento in questo spazio di dialogo.
Soddisfazione è stata espressa dalla presidente, Marta Lollis: “Fin dalle prime attività paesane, la Pro Loco Fogliano Redipuglia si è impegnata nel recupero e nella valorizzazione non solo della storia e delle tradizioni ma dell’anima più autentica dell’intero territorio comunale e sovracomunale”, commenta. “Dai primi anni Novanta a oggi l’offerta si è ampliata coinvolgendo non solo le numerose scolaresche, che annualmente visitano i luoghi della Grande Guerra, ma anche turisti, visitatori, curiosi e amanti della natura che nella storia trovano il giusto completamento del proprio amare passeggiate ed escursioni.
Il progetto “Sentieri di Pace”, proponendo il recupero dei siti, dalle trincee alle doline, ma anche momenti di scoperta della storia e delle vicende della Prima Guerra Mondiale, da decenni è punto cardine nell’intero territorio regionale per le Escursioni con gli Esperti Grande Guerra, figure riconosciute della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che, con la loro esperienza, sanno condurre adulti e bambini sui tracciati della storia, raccontando le vicende militari e popolari del primo ventennio del Secolo Breve”.
“Il Museo Multimediale della Grande Guerra di Redipuglia, primo del suo genere, aperto nel 2014, è ancor oggi tappa fondamentale per visitare il vicino Sacrario e per comprendere, in pochi minuti di visita, quanto accaduto sulle alture carsiche. Così il museo stesso diventa luogo imprescindibile di partenza per ogni tipo di visita storica del territorio. Prima del concepimento del museo nacque, l’esigenza, e l’idea, di un gruppo di rievocatori: il “Gruppo Monte Sei Busi”, dall’omonimo monte sito alle spalle degli abitati di Fogliano, Polazzo e Redipuglia, venne così formato con una trentina di rievocatori in uniforme storica creando riproduzioni della fanteria italiana e di quella austriaca, entrambe allo scoppio del conflitto.
La serietà e la ricerca filologica sono pilastri che consentono di evitare spiacevoli inconvenienti ed incidenti diplomatici: i rievocatori vengono formati per essere prima di tutto rispettosi dell’uniforme che indossano e, poi, abili a raccontare chi stanno rappresentando e in che fasi del conflitto quel determinato battaglione/divisione venne stanziato, dove e qualche breve nozione storica. Fondamentale è l’impersonalità del racconto storico che evita i termini “amici” o “nemici” ma semplicemente la dicitura del soldato che combatte e che, spesso, si ritrova in una terra diversa da quella natìa a combattere senza veramente saperne il motivo principale”, così ancora Lollis.
“L’invito a Roma è il chiaro segnale che la strada intrapresa qualche anno fa non solo è risultata, nella sua asperità, quella giusta ma che i frutti cominciano a vedersi per l’intero territorio. La qualità, la serietà e l’impegno della Pro Loco ma anche dei collaboratori scelti sono le chievi che useremo al Ministero per accogliere proposte e suggerimenti dagli altri invitati per ritornare con ancora più slancio e idee”, conclude la presidente.
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