Primo maggio, a Monfalcone il grido dei sindacati: «Basta morti sul lavoro»

Primo maggio, a Monfalcone il grido dei sindacati: «Basta morti sul lavoro»

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Primo maggio, a Monfalcone il grido dei sindacati: «Basta morti sul lavoro»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 01 Mag 2023
Copertina per Primo maggio, a Monfalcone il grido dei sindacati: «Basta morti sul lavoro»

Il segretario della Uilm ha chiesto il rinnovo degli aumenti salariali, una fiscalità progressiva e maggiori investimenti.

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È stato il segretario nazionale della Uilm Rocco Palombella a presenziare in piazza della Repubblica a Monfalcone, il comizio della Festa del Primo maggio dedicata al lavoro e a tutti i lavoratori. Nell’apertura del suo intervento, il sindacalista ha ricordato i 75 anni della Costituzione, i suoi 139 articoli di cui molti sono dedicati al lavoro. “Dopo la pandemia – sono le parole di Palombella – il Paese è più povero, sta diminuendo la speranza di vita e sono ulteriormente aumentate le differenze tra nord e sud. Il nostro paese è civile? Ha ancora un futuro?”. Per il segretario, l’aumento dei salari rappresenta una prerogativa essenziale per lo sviluppo.

C’è molto da fare anche sul tema delle pensioni, sull’eliminazione delle differenze tra lavoratori – non solo in termini di paga, ma anche in tema di sicurezza e parità di genere – sulla questione degli appalti e dei subappalti quindi su lavoratori diretti e indiretti, sul caporalato, e sulla sfida ambientale rappresentata dalla transizione ecologica. “L’Italia cresce poco, ci sono poche nascite – avverte il sindacalista – in questo Paese manca una politica inclusiva che guarda in prospettiva. I dati ci dicono che si prevede una crescita con un Pil dello 0,5% mentre aumenta ancora il debito pubblico”. Corruzione, eccessiva burocrazia, una riforma fiscale basata sulla progressività, investimenti su sviluppo e innovazione sono fattori essenziali e da attuare secondo la guida della Uilm.

“Vogliamo zero morti su lavoro – continua Palombella – basta con cassa integrazione e chiusure. Si costruiscano meno stadi e più ospedali. L’83% dei nuovi lavoratori non hanno contratti adeguati, siamo gli ultimi sulle pari opportunità. Chiediamo quindi il rinnovo degli aumenti contrattuali. Basta fare cassa su pensionati e lavoratori dipendenti”. Anche se effettivamente il consiglio dei ministri ha approvato e varato poche ore fa il nuovo Decreto Lavoro, questa mattina il segretario generale non si è dimostrato convinto delle misure programmate dall’esecutivo e ha rivolto dal palco monfalconese un appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dicendo: “Quale decreto presenterà? Cgil, Cisl e Uil devono poter collaborare. In quale direzione si intende andare? Chiediamo di poter essere ascoltati”.

A precedere Palombella sul palco, c’è stato anche Alessandro Contin della Fim-Cisl il quale ha puntato il dito contro le vittime nei luoghi di lavoro, contro la mancanza di fondi e la scarsità di ispettori per la sicurezza. “Si deve diffondere la cultura della sicurezza – sostiene Contin – e si deve puntare sulla prevenzione”. Il sindacalista ha parlato pure di comunità energetiche e lavoro sommerso. Non è mancato un pensiero alla guerra che continua tra Ucraina e Russia, con la richiesta di ridare piena titolarità alla diplomazia per ripristinare la pace.

Foto di Ivan Bianchi

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