IL DECRETO
Primo intervento a Grado, servizio a terzi: fallita la ricerca di personale

L'avviso di reclutamento non è andato a buon fine. Indetta la procedura negoziata per affidare l'incarico: 436mila euro per 10 mesi.
Il 22 giugno scorso, il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana ha firmato il decreto di indizione di una procedura negoziata per l’affidamento del servizio di gestione del Punto di Primo intervento di Grado per la durata di 10 mesi. Sarà necessario garantire la copertura di almeno un medico e un’infermiere.
La direzione della Medicina duUrgenza aziendale ha comunicato che l’organico attualmente in servizio non consentirà di garantire lo svolgimento della normale attività nella sede gradese. Nonostante la pubblicazione di un avviso esplorativo volto alla ricerca e al reclutamento di quattro figure provvisorie per ricoprire gli incarichi richiesti, c’è stata una sola candidatura risultata poi non conforme a quanto ricercato in quanto il medico che si è candidato non è risultato in possesso dell’attestato necessario.
In sostanza Asugi ha preso atto dell’impossibilità di coprire i turni di lavoro previsti attraverso le risorse mediche esistenti ed afferenti all’Emergenza territoriale dell’Area Isontina. Vista la legge regionale 22 del 2019 che disciplina la pianificazione e la programmazione sanitaria e quella sociale, la decisione di indire la procedura negoziata si è rivelata la via unicamente percorribile per rimediare all’impasse. L’importo complessivo dell’eventuale appalto di affidamento è stato quantificato in 436mila euro, per la durata dei 10 mesi del servizio che si andrebbe a garantire.
“Apprezzo tutto quanto si fa per migliorare la situazione di Grado – afferma l’assessore alla sanità Raffaella Marin – la nostra comunità conta 8mila abitanti ma raggiunge i 30mila con i turisti. Abbiamo un pronto soccorso che è stato demolito negli anni e necessitiamo di macchinari e strumenti per curare le persone. Va anche tenuto in considerazione il disagio dei ponti di ingresso all’Isola in caso di necessità per i mezzi di soccorso che arrivano da Cervignano o Monfalcone”.
E ancora Marin: “Ritengo che sia necessario un pronto intervento adeguato per fronteggiare il numero di utenti che si raggiungono soprattutto nel periodo estivo”. Non è mancato poi il riferimento dell’assessore alla creazione della Casa della Comunità voluta dalla Regione che offrirà un ospedale di comunità con servizi offerti al cittadino per evitargli costosi e inutili spostamenti fuori dall’Isola. Sarà anche un punto di riferimento dove potranno convogliare i medici di base. “Per ora attendiamo notizie con fiducia negli operatori di settore che si stanno impegnando in questa delicata fase” così Marin in chiusura.
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