La prima prova di Maturità nelle scuole di Gorizia, ragazzi sorpresi dalle tracce

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La prima prova di Maturità nelle scuole di Gorizia, ragazzi sorpresi dalle tracce

Di Lisa Duso • Pubblicato il 21 Giu 2023
Copertina per La prima prova di Maturità nelle scuole di Gorizia, ragazzi sorpresi dalle tracce

Gli studenti hanno trovato diversi spunti nelle tracce proposte dal ministero, qualcuno guarda già al post-diploma e all'università.

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Sono circa 600 i ragazzi che questa mattina a Gorizia hanno svolto la prima prova di maturità, il primo passo verso la prova finale e il nuovo percorso lavorativo o universitario. Tra le possibili scelte Moravia e Quasimodo nella tipologia A di analisi del testo, Chabod, Piero Angela e Oriana Fallaci invece per le scelte dei testi argomentativi e per i temi di attualità invece una riflessione sull’attesa nell’epoca di WhatsApp e la lettera degli accademici all’ex ministro dell’istruzione Bianchi, tematica che ha fatto scatenare non poche controversie sul web in queste ultime ore, non essendo stata apprezzata dal politico che l’ha definita “inaudita e offensiva”.

A tentare questa più discussa via è Riccardo Freschi, all’ultimo anno – e ormai uscente – dell’Isis Galilei ad indirizzo informatico. “Ho scelto la lettera al ministro - spiega – per riflettere sull’utilità delle prove scritte della maturità, era il tema che mi prendeva di più tra le tracce, e anche perché la tipologia C è la più difficile da sbagliare”. Per lui la strada che lo aspetta è al bivio tra la scelta della continuazione in ambito universitario all’Università di Udine di ingegneria gestionale o cogliere le possibilità lavorative che gli si sono ora presentate.

Marlena Tortol, del liceo scientifico Duca degli Abruzzi, ha invece deciso di optare per il tema dell’attesa nell’epoca Whatsapp “che caratterizza la nostra vita di tutti i giorni, il non voler affrontare le cose”, ritenendo questa una bella opportunità per le sue idee “su una tematica oggi così importante per i giovani”. Se in molti sembravano aspettarsi Quasimodo, “mancavano invece D’Annunzio e Italo Svevo che ci aspettavamo” soprattutto per “il centenario della Coscienza di Zeno”. Alla giovane, in una summa finale, le è sembrato che nonostante le “tracce non facili si potesse esprimere le proprie idee in modo abbastanza tranquillo”.

Sorteggiata prima della classe per gli orali, cerca ora di coniugare lo studio per l’esame e il test di ingresso per medicina e chirurgia di luglio. Matteo Selva, dell’istituto tecnico turistico di lingua slovena Žiga Zois, ha preferito optare per la prova con testo argomentativo con domande e riflessione finale sul testo dato, e anche lui già pensa a passare il Tolc E per poter frequentare, da ottobre, la facoltà di economia a Trieste. La scelta di Chabod e il tema del nazionalismo è stata la prescelta da Davide Cori del Duca degli Abruzzi, anche se rimasto un po’ deluso dalle tracce poiché “si aspettava qualcosa di diverso, in prova A autori non fatti e se anche c’era Piero Angela parlava però di software”.

Al contrario invece, Lorenzo Brion dello stesso liceo ha colto al volo la possibilità di parlare di software e dell’”importanza di essere creativi rispetto all’innovazione”, nonostante avrebbe preferito qualcosa di più artistico. È infatti nell’arte, e più nello specifico nella cinematografia, che si avvia il futuro di Lorenzo: “per il futuro voglio continuare con il Dams di Gorizia per diventare un regista” spiega il giovane maturando. A spezzare una lancia a favore delle tracce è Tomas Del Negro del liceo classico Dante Alighieri, che ritiene che a differenza dei “soliti temi in classe scontati e banali, che non offrono nuovi spunti, le tracce proposte erano interessanti”.

Tomas, come molti suoi coetanei, ritiene che la prova che più lo spaventa sia la seconda, in cui “è più facile perdere punti perché più tecnica”, mentre meno preoccupa l’orale in cui si parlerà anche del Ptco e di educazione civica. Anche lui pensando al futuro è sicuro della risposta: “Beni culturale, per specializzarsi su archeologia ed egittologia”. Se in molti hanno deciso di continuare il percorso a Gorizia o in regione, Elisabetta Orzan ha già deciso di partire per l’Olanda per studiare Graphic Design. “Alcune tracce scontate mentre altre talmente scontate che sembrava stupido sceglierle” spiega Elisabetta che alla fine ha optato per il testo argomentativo su Piero Angela.

Per Giulia Perone e Giorgio Grassia del liceo linguistico Slataper la vera grande prova sarà superare la terza prova in francese prevista dal loro percorso ad indirizzo EsaBac. “Autori inaspettati” spiega Giulia, che è già immatricolata all’università di Trieste al corso goriziano in Scienze internazionali e diplomatiche, e che alla fine ha scelto la traccia su “Moravia per allacciare il discorso sulla borghesia alla modernità”. Una prova che ha fatto discutere ma che ha permesso ai moltissimi studenti di riflettere su diversi temi che si allacciano alla attualità, dal digitale alla politica: ma non rimane molto tempo per discutere dei temi scelti per i giovani, già tornati sui libri a prepararsi per domani.

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