LA CERIMONIA
Staranzano poggia la prima pietra della nuova De Amicis, pronta a settembre 2025
La scuola primaria sarà dotata di 15 aule, auditorium, palestra e una spaziosa agorà con 2500 metri quadri totali. Investiti 8,4 milioni di euro.
Ha avuto luogo, poco dopo le ore 13 di oggi, venerdì 16 febbraio, la cerimonia della posa della prima pietra di quella che sarà la nuova scuola primaria “Edmondo De Amicis” di Staranzano. I lavori saranno eseguiti dalla ditta Fratelli Bordon di Cividale. Il progettista e direttore dei lavori è l’architetto Giorgio Macola dello “Studio Macola” di Venezia che ha vinto la gara del ministero per l’aggiudicazione del progetto finanziato in parte dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation.
Il valore dell'opera
Il costo finale dell’opera prevede un quadro economico complessivo di 8,4 milioni di euro. Questa cifra è finanziata grazie a un contributo regionale di 2 milioni e 840mila euro, dal finanziamento europeo di 4.753.820 euro derivanti da fondi Pnrr, e per la restante parte – di 806.180 euro - dalle casse comunali.
Come sarà l’edificio?
«La scuola si presenterà compattata in un unico edificio disposto su due piani – spiega l’architetto Macola – rispetterà le norme del risparmio energetico previste dalla legge. Sarà un edificio che risponderà a tutti i criteri antisismici e a consumo ridotto». La scuola sarà dotata di 15 aule disposte sui lati est ed ovest, di un auditorium posto sul lato sud, di una palestra collocata a nord della struttura e di un’area centrale dedicata alle attività collettive, definita dai tecnici “agorà”.
Ci saranno anche quattro laboratori. Il nuovo fabbricato occuperà 2.500 metri quadrati di superficie e sarà contornato da un “ballatoio”, cioè un passaggio all’aperto che consentirà ai bambini di uscire per le loro attività didattiche o per fare ricreazione.
La nuova De Amicis sarà una scuola flessibile che nonostante la sua struttura portante, potrà contare su spazi modificabili nel tempo. Avrà due accessi: uno ad uso esclusivo dell’istituto, e l’altro, autonomo, dedicato alle associazioni e a tutta la cittadinanza. La nuova scuola sorgerà accanto all’esistente che – al solo completamento di tutti i lavori – verrà abbattuta per dare spazio ad un parco giochi.
I commenti
All’incontro, erano presenti il sindaco Riccardo Marchesan, l’assessore ai lavori pubblici Manuela Tomadin, l’assessore all’istruzione Michele Rossi e quello all’ambiente, Andrea Corà. A rappresentare la Regione c’era l’assessore al Territorio e Infrastrutture, Cristina Amirante. Si sono visti anche i due candidati sindaci Giuliano Venudo e Marco Fragiacomo.
«La costruzione della nuova scuola si è resa necessaria a seguito dell’indagine antisismica prevista dalla legge – spiega il sindaco Riccardo Marchesan - importante è stata la decisione presa di non abbattere la vecchia scuola se non dopo aver realizzato quella nuova. Questa soluzione ha cercato di evitare ulteriori disagi, evitando di spostare 400 persone tra studenti, insegnanti e personale Ata in spazi che andavano trovati in edifici diversi».
Da parte sua, l’assessore Tomadin ha ricordato il lungo iter progettuale che ha riguardato la valutazione tecnico finanziaria dei lavori. Ringraziando l’ufficio tecnico comunale per tutte le valutazioni effettuate, Tomadin ha sottolineato che la realizzazione del nuovo edificio permetterà un buon recupero di superfici verdi, consentirà di poter contare su un edificio più grande, adatto al dimensionamento scolastico e si reggerà sul funzionamento di impianti moderni.
«Siamo nel pieno rispetto della deadline rigidissima prevista dai progetti Pnrr – specifica Tomadin – il primo cantiere parte ben prima della scadenza iniziale prevista per il 31 marzo e questo ci fa ben sperare». Di una «realtà progettuale efficace e di una pronta risposta degli uffici regionali che hanno lavorato per non perdere il progetto» ha riferito l’assessore regionale Amirante che ha descritto il risultato dell’opera come «una scuola contemporanea a zero emissioni».
«Si potrà usufruire di nuovi e diversi spazi al servizio della comunità aperti in orari extra scolastici» ha concluso Amirante. A margine dell’incontro, la soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’istruzione Michele Rossi che ha ricordato il percorso non facile per l’approvazione del progetto che «è stato migliorato rispetto a quello originario grazie all’apporto di tutte le componenti coinvolte». La scuola sarà fruibile dall’anno scolastico 2025-2026.
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