Prende forma l’Iter Goritiense, il cammino tra lingue e popoli che collega Aquileia e Monte Santo

Prende forma l’Iter Goritiense, il cammino tra lingue e popoli che collega Aquileia e Monte Santo

SAGRADO

Prende forma l’Iter Goritiense, il cammino tra lingue e popoli che collega Aquileia e Monte Santo

Di REDAZIONE • Pubblicato il 09 Nov 2024
Copertina per Prende forma l’Iter Goritiense, il cammino tra lingue e popoli che collega Aquileia e Monte Santo

Oggi l’escursione guidata dal team che ha predisposto e testato il percorso: «Grande adesione inaspettata. Ora guardiamo al 2025».

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«Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro…». Oltre cent’anni fa, nel 1916, la voce iconica del poeta Giuseppe Ungaretti si levava con la raccolta Porto sepolto e una poesia che tutti conosciamo,“San Martino del Carso”, capace di esprimere in pochi versi l’umana desolazione davanti alla distruzione della guerra sul confine italiano di nordest. Oggi, negli stessi luoghi, si può camminare insieme per decine e decine di chilometri, attraversando un confine - quello italo-sloveno - che ha diviso a lungo le popolazioni, vedendole schierate su fronti opposti di guerre o più recentemente contrapposte lungo la “cortina di ferro”. Si chiama Walk2Spirit il progetto che vede come lead partner il santuario di Sveta Gora in Slovenia e come project partner la Fondazione SoCoBa che gestisce la Basilica Patriarcale di Aquileia, ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti (Small Project Fund) GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO.

Il progetto Walk2Spirit ha come obiettivo principale la realizzazione del cammino transfrontaliero ITER GORITIENSE che sarà ufficialmente “consegnato” ai viandanti che vorranno percorrerlo. Il percorso di 82 chilometri che congiunge Aquileia, in Italia, a Sveta Gora (Slovenia) permette di camminare insieme, fianco a fianco, oltre i confini: il primo cammino #borderless aperto ai turisti e visitatori della Capitale Europea della Cultura 2025  – dal prossimo 8 febbraio, data emblematica che ricorda sia il compleanno di Giuseppe Ungaretti che la scomparsa del poeta sloveno France Preseren -  e includerà anche i pellegrini che faranno tappa nel corso dell’Anno Giubilare e vorranno conoscere questi luoghi, abbracciando un accogliente connubio di natura, spiritualità, cultura, tradizione. 

E come da prassi nel cammino degli escursionisti in viaggio da una meta spirituale all’altra, per tutti sono state predisposte le Credenziali #borderless, ovvero il “passaporto” del pellegrino, il documento identificativo che certifica il passaggio lungo la via. Sarà rilasciato a tutti i viandanti in cammino fra Aquileia e Sveta Gora. Ogni timbro certifica la tappa percorsa e la presenza in un determinato luogo, creando un ricordo tangibile del percorso. A conclusione del cammino sarà rilasciato il “Testimonium” complessivo del pellegrinaggio Aquileia - Sveta Gora.

«L’iter Goritiense è praticamente pronto, lo stiamo testando e siamo colpiti dall’entusiastica adesione che accoglie il cammino, sin da queste primissime tappe inaugurali – spiega Andrea Bellavite, direttore della Fondazione So.Co.Ba. per la Gestione della Basilica Patriarcale di Aquileia – perché poche ore è andata sold out la seconda tappa dell’Iter Goritiense che ci ha portato oggi da Sagrado a Mirenski Grad: a camminare insieme per oltre 25 chilometri sono state oggi oltre 60 persone italiane e slovene, alcune provenienti anche da Lubiana e dintorni. È proprio nello spirito di GO!2025, la Capitale Europea condivisa fra Nova Gorica e Gorizia, camminare insieme parlando le diverse lingue e comprendendosi reciprocamente.E sarà anche l’occasione per verificare come estendere il tema dell'accessibilità avviato con molte iniziative nella Basilica Patriarcale di Aquileia al cammino Iter Goritiense, individuando strumenti adatti affinché tutti, ma proprio tutti, lo possano percorrere in toto o in parte».

«Il tema del Giubileo 2025 è “Pellegrini di speranza”: un’esortazione che si sposa perfettamente con gli obiettivi del cammino. Attraverso questa iniziativa abbiamo voluto offrire il nostro contributo nel comunicare la speranza di un mondo migliore dove il dialogo possa prevalere su ogni conflitto, specialmente nel momento storico che stiamo vivendo. Insieme all’Arcidiocesi di Gorizia proporremo l’Iter Goritiense Aquileia - Sveta Gora a tutti i gruppi di pellegrini e turisti che passeranno su territorio della Capitale della Cultura per raccontare le radici culturali e spirituali del territorio e testimoniare che è possibile vivere insieme, pacificamente e nel reciproco rispetto, senza confini», aggiunge Mattia Vecchi, project manager del cammino per Fondazione So.Co.Ba.

 «In occasione di questa prima escursione guidata lungo la seconda tappa del cammino siamo lieti di annunciare che è ora possibile scaricare le tracce GPX delle singole tappeattraverso il nostro sito web ufficiale www.itergoritiense.eu. Le tracce GPX, in formato digitale, offrono una guida precisa e interattiva, consentendo ai pellegrini di seguire facilmente il percorso utilizzando dispositivi GPS o applicazioni di navigazione. Questi file offrono pertanto un ulteriore supporto per orientarsi durante il viaggio», conclude Nace Novak, project manager per Sveta Gora.
 Il cammino da Aquileia a Sveta Gora, denominato anche “Iter Goritiense” è pensato per essere percorso in gruppo con un accompagnatore o in solitaria, a piedi o in bici. 

Il progetto guarda con attenzione anche ai giovani provenienti dall’Italia, dalla Slovenia e dall’Austria, che in occasione del Giubileo 2025 faranno tappa insieme agli altri pellegrini sul territorio.  Il cammino interseca tutti i motivi culturali e storici connessi con la capitale europea della Cultura 2025, toccando i temi delle radici, delle ferite e della rinascita. Si parte da Aquileia: il percorso si snoda lungo la pianura, tra i campi, lungo il fiume Isonzo fino a raggiungere Sagrado. Dal punto di vista della conformazione del terreno il cammino segue anche un tratto attraverso il Carso – inizialmente su territorio italiano, ma poi anche su quello sloveno – dove salite e discese più brevi si susseguono come onde, e l'escursionista può godersi la natura selvaggia lontano dall'ambiente urbano alla scoperta di diversi siti di interesse storico, fino a raggiungere il castello di Merna. Da qui inizia la terza tappa, sempre pianeggiante, che dopo aver costeggiato il fiume Vipava, tra piantagioni e campi, porta i pellegrini attraverso Gorizia e Nova Gorica.

L'ultimo atto del percorso è la salita di sei chilometri per raggiungere Sveta Gora, dove ci si potrà immergersi nel meraviglioso panorama dei monti goriziani e contemplare dall’alto il cammino percorso. Un cammino aperto ad ogni pellegrino e viandante, e che simbolicamente richiama la strada quanti, in tanti e diversi modi, hanno contribuito a trasformare un confine apparentemente invalicabile, in una frontiera aperta al permanente confronto, esempio per l’Europa e per il mondo della valorizzazione della “meraviglia della diversità”. Un valore che ci guida verso orizzonti di pace, giustizia e verità. Il progetto prevede anche la ristrutturazione e l’apertura di strutture ricettive nel monastero di Sveta Gora, la realizzazione di una proposta di cammini organizzati per gruppi, la formazione di giovani accompagnatori, l’organizzazione di conferenze transfrontaliere internazionali e altre attività culturali di valenza europea.

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