il riconoscimento
Premio Visintin allo scrittore Enrico Rotelli, il suo libro 'Nanda e io' a Sagrado
La consegna del titolo all'autore di Schio, classe 1980, avverrà sabato 4 maggio a Sagrado, nell’ambito della rassegna letteraria Il libro delle 18.03.
È andato a Enrico Rotelli il Premio Roberto Visintin, giunto alla sua quarta edizione e organizzato dall’associazione culturale Apertamente assieme alla Fondazione che porta il nome di Roberto. La consegna del titolo all'autore di Schio, classe 1980, avverrà sabato 4 maggio a Sagrado, nell’ambito della rassegna letteraria Il libro delle 18.03. Ecco alcuni passaggi della motivazione scritta dalla commissione composta da Marco Menato, Mario Brandolin ed Emanuela Masseria.
«Enrico Rotelli, con “Nanda e io” edito da La nave di Teseo, ha raccontato con vivacità, passione e stile gli anni trascorsi come assistente di Fernanda Pivano. Oltre all’indubbio valore diaristico riguardo alla figura della Pivano, il racconto si segnala anche per un percorso molto personale di conoscenza della cultura americana statunitense. Lettura avvincente e scorrevole, con tratti scherzosi e ironici, che restituiscono a pieno l’originale rapporto umano stabilito tra il giovane Rotelli e l’anziana Pivano, vero monumento della letteratura italiana e americana insieme».
Per i giurati, “Nanda e io” «può essere definito un romanzo di formazione capace di intrecciare sapientemente il genere della biografia con quello dell’autobiografia». Inoltre «L’autore conserva lo stupore di un giovane di provincia alle prese con una storia più grande di sé che gestisce e rimaneggia con grazia, sincerità e rispetto. Enrico Rotelli si addentra così anche nello spirito di un’epoca, restituendo spiragli di altre decadi con una scrittura agile, sicura e allo stesso comunicativa ed efficace».
La commissione non ha avuto quindi alcun dubbio a scegliere, fin da subito, il nome di Rotelli come vincitore di quest’anno. Tuttavia, nel quadro della valorizzazione delle istanze locali, segnala il romanzo di Pier Luca Settomini, Il segreto di Nicoletta, che «pur con carenze di cura editoriale», affronta con una certa originalità la storia di Gorizia nel primo Novecento.
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