Poste, Uil attacca: «Personale sotto stress, servono assunzioni a Gorizia»

Poste, Uil attacca: «Personale sotto stress, servono assunzioni a Gorizia»

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Poste, Uil attacca: «Personale sotto stress, servono assunzioni a Gorizia»

Di Redazione • Pubblicato il 10 Ott 2022
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La Uil punta il dito verso l'azienda: «Colleghi allo stremo, servono assunzioni».

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Monta la protesta nel sindacato sulla situazione della filiale di Poste italiane a Gorizia. A denunciarlo è la locale Uil poste, criticando "da anni questa condizione di continua emergenza" evidenzia in una nota. "Siamo di fronte ad uno scenario preoccupante che non dà prospettive incoraggianti. I continui tagli al personale oltre a ridurre drasticamente il costo del lavoro a vantaggio dell’Azienda, va a minare l'efficienza degli uffici postali, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio alla clientela”.

A prendere posizione è Grazia Colella, referente territoriale Uil poste Divisione Mp e coordinatrice regionale in materia di proposizione commerciale: "Nel mese di maggio è stato sottoscritto un accordo a livello nazionale per l'assunzione di personale da mercato esterno che sta entrando a regime in questi mesi. Ricordiamo che Gorizia è la provincia con l’età media del personale tra le più alte d’Italia, perché negli anni non è stato fatto un adeguato ricambio generazionale, e chi è in servizio paga lo scotto sulla propria pelle".

La sindacalista incalza: “Lo stress psico-fisico è all’ordine del giorno per i continui spostamenti del personale sul territorio per tappare i buchi altrimenti gli uffici non aprirebbero, le ferie spesso vengono revocate per esigenze operative a detta dell’azienda ma in realtà è per la gravissima carenza di personale e questo per noi è inaccettabile perché le ferie sono un diritto del lavoratore. Quest'anno inoltre è cessato dal servizio un numero di lavoratori superiore a quello assunto e le conclusioni sono ovvie".

"Inoltre - rileva -, i tanti servizi offerti da Poste stanno riscuotendo un buon successo negli uffici, nonostante tutto e quindi chiediamo più assunzioni da destinare al territorio goriziano per dare respiro ai colleghi ormai allo stremo delle forze. In un contesto sociale in piena crisi, non si possono pretendere risultati commerciali top ma la filiale continua a fare pressioni andando oltre il limite consentito e questo per noi è poco etico. A questo si aggiunge il fatto che i colleghi consulenti sono pochi e in molti casi sono ancora in formazione".

Colella accusa poi che "quasi mai c'è il tempo per svolgere adeguatamente i corsi di formazione e questa situazione genera molta incertezza tra i colleghi. Insomma, questa è la gravissima condizione in cui versa la filiale di Gorizia. Bisogna rispettare i lavoratori, per noi il benessere lavorativo è fondamentale e purtroppo qui da noi manca completamente servono più assunzioni e bisogna dare voce ai territori, attivando la contrattazione di secondo livello, solo così possiamo ottenere risultati incoraggianti mettendo avanti le reali esigenze di ogni singolo territorio”.

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