Il polo universitario di Gorizia aumenta i corsi, attesi 180 nuovi studenti

Il polo universitario di Gorizia aumenta i corsi, attesi 180 nuovi studenti

da ottobre

Il polo universitario di Gorizia aumenta i corsi, attesi 180 nuovi studenti

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Mar 2022
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Corsi in area medica al via dal prossimo anno accademico, boom di iscrizioni nell'ultimo anno.

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L’offerta didattica nel polo universitario di Gorizia si allarga. Questa mattina, gli assessore regionali Riccardo Riccardi (Sanità) e Alessia Rosolen (Istruzione) hanno presentato nell’Aula magna di via Alviano i due nuovi corsi che partiranno già da ottobre: Assistenza sanitaria e Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Laddove trovano già casa Scienze internazionali e diplomatiche e Architettura, faranno la loro comparsa anche le materie più scientifiche, prevedendo l’inserimento di 180 studenti.

Questi casi aggiungeranno ai già circa 600 presenti, trovando spazio nell’ala vecchia dell’immobile. Dopo un lungo lavoro di riqualificazione, le aule del terzo e quarto piano dell’ex seminario torneranno ad accogliere studenti, che nell’area medico-sanitaria sono notevolmente aumentati nel corso degli ultimi anni. Rispetto all’anno accademico 2020-21, infatti, gli immatricolati all’Università di Trieste sono aumentati del 24%, arrivando addirittura a un +36% rispetto al 2019-20. Numeri che hanno richiesto l’esigenza di trovare nuove soluzioni.

L’aggancio con la sede a pochi passi dal confine di Casa rossa è stato veloce. Grazie anche al sostegno della Camera di commercio della Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, che hanno assicurato il proprio impegno nel supportare le attività del polo. La prima, in particolare, ha ricordato l’investimento già pronto da oltre 1 milione per realizzare una mensa vera e propria ma, ha rimarcato il presidente Antonio Paoletti, “attendiamo una risposta dall’ateneo di Udine” su quali saranno i suoi obiettivi sul futuro in città.

L’ente camerale, infatti, ha richiesto rassicurazioni certe a entrambe le realtà in questo senso. Nel frattempo, ha assicurato altri aiuti economici, a partire da quello per creare un parcheggio alla casa dello studente. Dal canto suo, il rettore Roberto Di Lenarda ha rilevato che “attrarre un numero maggiore di studenti con corsi per noi strategici avrà come conseguenza virtuosa anche l’accelerazione degli investimenti sul polo goriziano: penso all’ammodernamento di aule e sale studio, all’attivazione del servizio di mensa interna e il rinforzo del trasporto pubblico”.

“Con l’aiuto delle istituzioni locali consegneremo a Gorizia Capitale europea della cultura 2025 una sede universitaria moderna e vivace, fiore all’occhiello dell’offerta universitaria regionale” ha aggiunto. Lo stesso vertice dell’ateneo si è fermato in sede a pranzare, insieme al sindaco Rodolfo Ziberna e altre autorità, nel punto ristoro da poco inaugurato. Il primo cittadino ha commentato che “Gorizia si riconferma città per gli studenti”, mentre il presidente della Carigo, Alberto Bergamin, ha auspicato un passo avanti ulteriore in questa direzione.

Riguardo ai corsi, entrambi a numero chiuso, quello in Assistenza sanitaria formerà professionisti abilitati alla professione sia in ambito pubblico, nei Dipartimenti di Prevenzione e nei Distretti sanitari, sia nel settore privato. Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, invece, è un professionista che si occupa dei rischi per la salute umana e della loro prevenzione nei luoghi di vita e di lavoro, nell'ambiente e nelle produzioni alimentari. Opera nei servizi pubblici dedicati al controllo dei diversi profili di rischio o in aziende e studi privati.

"Assieme al sindaco - ha commentato l’assessore all’Università, Chiara Gatta - in questi anni ci siamo adoperati per creare le condizioni che permettessero di potenziare l’offerta accademica in città, dialogando come non mai con gli atenei, con i portatori d’interesse potenziali ed effettivi, con le rappresentanze studentesche. Abbiamo incrementato i servizi (mensa, trasporti, spazi) e altro abbiamo in cantiere. I corsi che vengono attivati sono fondamentali in un momento in cui abbiamo riscoperto la stringente necessità di avere figure sanitarie formate e pronte alle sfide”.

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