Il Polo liceale di Gorizia ragiona sull'indirizzo del Made in Italy, «tanti dubbi»

Il Polo liceale di Gorizia ragiona sull'indirizzo del Made in Italy, «tanti dubbi»

le perplessità

Il Polo liceale di Gorizia ragiona sull'indirizzo del Made in Italy, «tanti dubbi»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 12 Gen 2024
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Restano ancora diversi dubbi sul neonato indirizzo, che dovrebbe essere inserito all'interno del liceo delle Scienze umane: «Si conosce ancora poco».

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Partiranno tra pochi giorni le iscrizioni al neonato liceo del Made in Italy ma a Gorizia sono ancora tante le domande da chiarire sul percorso. A esserne potenzialmente interessato in città è il Polo liceale Dante Alighieri, poiché al suo interno ci sono gli indirizzi del Scienze umane (allo Slataper): se infatti verrà attivato dagli istituti che offrono l’opzione economico-sociale, questa dovrebbe confluire nel nuovo liceo. A oggi, però, da via Diaz non è stato ancora deciso nulla, anche se l’opzione è effettivamente sul tavolo.

“Abbiamo tempo fino al 15 gennaio per chiedere di aderire - spiega la dirigente scolastica Giovanna Petitti - ci stiamo parlando e abbiamo preso in considerazione la proposta. Al momento, però, c’è solo il piano orario dei primi due anni e mancano le indicazioni nazionali su cosa verrà dal terzo anno in poi”. Nel corso dei diversi open day del plesso, peraltro, non è stata illustrata questa possibilità che partirebbe dal prossimo anno, anche perché “non abbiamo richieste finora per il Made in Italy” conferma la preside.

“È sempre opportuno - rimarca - che quando si propone un indirizzo, si illustrino anche le sue prospettive, il quadro delle competenze e il Pcto del terzo anno. Questo è un indirizzo completamente nuovo, perché toglie le Scienze umane e ha un taglio molto tecnico, con molto sapore di marketing. Per ora, nulla si sa se non il piano orario dei primi due anni e questo frena molto”. Non nasconde quindi la propria perplessità, al netto dell’organico dei docenti per compensare le novità che questo liceo porterà con sé.

Il piano, infatti, prevede un raddoppio delle ore di diritto ed economia politica, attualmente entrambe condensate in tre ore ma che avranno tre ore per ognuna. La seconda lingua perderà un’ora, mentre sarà aggiunta una di storia dell’arte. “Se uno si iscrive - prosegue la dirigente -, deve capire in cosa si concretizzerà il suo progetto di vita. C’è anche la mancanza di orientamento alla scuola secondaria di primo grado. Non sono pochi interrogativi né banali. Appare un indirizzo più tecnico e non una costola del Scienze umane”.

Il nuovo liceo, inoltre, dovrebbe anche “agganciare il territorio” e per questo Petitti lo vede più attinente a percorsi tecnici. Nel frattempo, dal 18 gennaio al 10 febbraio, presso gli indirizzi del Polo, sarà possibile partecipare ai laboratori didattici in orario curricolare, previa prenotazione, incontrare docenti e studenti e prendere parte all’open day del 13 gennaio, dalle 17 alle 19, nelle tre sedi di viale XX Settembre, via Randaccio e via Diaz. Sarà anche illustrata la novità del classico, la cui futura prima avrà la “settimana corta” da lunedì al venerdì.

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