Le politiche giovanili monfalconesi nel mirino di Saullo e Morsolin: «Poca sostanza ma tanta apparenza»

Le politiche giovanili monfalconesi nel mirino di Saullo e Morsolin: «Poca sostanza ma tanta apparenza»

CAMPAGNA ELETTORALE

Le politiche giovanili monfalconesi nel mirino di Saullo e Morsolin: «Poca sostanza ma tanta apparenza»

Di F.D.G. • Pubblicato il 28 Mar 2025
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Critiche alla mancanza di progetti educativi di strada e all’apertura al settore privato del Centro Giovani. Scelte che, secondo i consiglieri, «non incidono minimamente sulle vite dei cittadini».

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«Tanta apparenza, ma poca sostanza»: questo, in sintesi, il commento dei due consiglieri uscenti e ora candidati per Monfalcone Civica e Solidale Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo sulle politiche giovanili intraprese in questi anni dall’amministrazione comunale della città bisiaca.

La loro sentenza si ricollega alla notizia della presentazione dei candidati giovani in corsa alle elezioni di metà aprile con la Lega. «Facciamo un onesto in bocca al lupo a loro e a tutti i giovani che vogliono impegnarsi in politica indipendentemente dal loro schieramento – esordiscono Saullo e Morsolin - ma non possiamo non notare che poco ha fatto la Lega e i rappresentanti della finta civica che a questo tema erano delegati in questi anni di mandato».

La nota firmata dai due entra nel dettaglio citando «l’ennesima notizia», di pochi giorni fa, inerente al disagio giovanile e riguardante «episodi di bullismo con aggressioni, proprio fuori della scuola Giacich». «Un evento su cui ci saremmo aspettati un video, una diretta o almeno una dichiarazione dei candidati al governo della città da almeno nove anni – così i due candidati - ma niente, cercando si trova solo discorsi su un fantomatico pericolo sharia».

«Da anni chiediamo un importante progetto educativo di strada, poiché gli ultimi fatti di violenza sono solo campanelli d’allarme di un disagio più profondo che colpisce le fasce giovanili – aggiungono - Monfalcone vanta in negativo una percentuale dell’8% di abbandono scolastico tra la popolazione studentesca, ma di veri progetti introdotti per prevenire e sostenere le fragilità di ragazzi e famiglie nemmeno l’ombra».

La critica dei due consiglieri uscenti si sposta allora sulla situazione del Centro Giovani: «Quello che risulta dalla banca dati nazionale dei contratti pubblici, consultabile sul sito dell’Anac, è che nel 2024 è stato fatto un mega appalto di 125mila euro per organizzare una due giorni in agosto di Innovation Young». Cifre astronomiche, a loro parere, per soli due giorni in tutto l’anno, senza prevedere null’altro di più strutturato o lungimirante

«A questo si aggiunge la scelta di far entrare i privati all’interno del Centro Giovani – ancora Morsolin e Saullo – i quali, giustamente dal loro punto di vista, cercano di guadagnare da quello che era un servizio pubblico gratuito prima dell’arrivo di questa amministrazione». Mettere dei corsi a pagamento, secondo gli attuali consiglieri de La Sinistra per Monfalcone, porta all’esclusione di una fascia dell’utenza giovanile, precisamente «quella con più difficoltà, quella che le istituzioni dovrebbero sostenere ed accompagnare e che invece è stata espulsa, per precisa scelta politica da una struttura che era nata per accogliere».

«Questa politica dell’apparire più che dell’essere è in linea con lo stile comunicativo per raccogliere un facile consenso, ma non incide minimamente sulle vite dei cittadini e delle cittadine che ogni giorno si trovano a dover affrontare situazioni di conflitti familiari o di bullismo – concludono i due candidati per la civica - di fatto oggi i giovani adolescenti non hanno luoghi pubblici dove ritrovarsi in modo spontaneo che non siano la strada. Nel nostro programma abbiamo voluto costruire assieme a loro le proposte per una città nuova in cui i giovani non siano soggetti da demonizzare o da criticare, ma da mettere al centro delle politiche». 

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