LE OSSERVAZIONI
Politiche per la casa, la Sinistra critica il bando affitti a Monfalcone
Secondo i consiglieri Morsolin e Saullo, non si è prodotto un reale aiuto per contrastare la tensione abitativa: mancano case popolari, redditi bassi.
Torna alla ribalta la questione di “Monfalcone città ad alta tensione abitativa”. Un tema rispetto al quale i consiglieri de La Sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin e Alessadro Saullo, ritengono che «l'amministrazione Cisint non abbia spostato di una virgola la situazione in otto anni di governo». «Negli ultimi anni non abbiamo visto nessun intervento strutturale ad eccezione di casa Mazzoli – affermano - purtroppo a causa delle caratteristiche del bando affitti scelte dall'amministrazione, nate più per escludere che per includere persone in difficoltà, non si è prodotto un reale aiuto per contrastare la tensione abitativa arrivata alle stelle tanto che diversi alloggi sono ancora vuoti».
Secondo Morsolin e Saullo, per poter dare risposte a un bisogno crescente sul tema della casa «è necessario investire in case pubbliche, in modo da aumentare l'offerta a prezzi più bassi e ridurre sensibilmente la speculazione sul mercato immobiliare, che impedisce alle famiglie una reale realizzazione». «Nonostante fiumi di finanziamenti siano arrivati al Comune di Monfalcone – specificano i consiglieri di minoranza - le uniche case popolari inaugurate sono state le case Spaini di via Valentinis, finanziate e ristrutturate ancora con progetti della giunta di centrosinistra. Ancora nulla sappiamo degli interventi di ristrutturazione che dovevano essere realizzati per le case di via Volta con il progetto Carso e sono ancora fermi i lavori per le palazzine di via Valentinis che hanno tutta una serie di alloggi vuoti».
Tra i problemi, viene sollevato anche quello che riguarda la mancata assegnazione degli alloggi di Panzano che dopo otto anni sono ancora vuoti. Sostanzialmente, le carenze sul bando taglia affitti – sempre secondo le forze di minoranza - a Monfalcone i redditi sono bassi. «Gran parte di questi redditi vengono impiegati per le case, per pagare degli affitti, quindi fanno girare l'economia a Monfalcone e quelli degli affitti sono soldi spesso parte provenienti da cittadini stranieri» specificano.
«A questo punto chiediamo di sapere quando Ater inizierà i lavori presso le palazzine di via Volta e di via Valentinis e quali investimenti farà l'amministrazione per utilizzare il grande patrimonio di alloggi sfitti che ha in carico, bloccando la scellerata politica di svendita del patrimonio che in questi anni ha perseguito rendendo ancora più grave la situazione della casa in città» così in chiusura Morsolin e Saullo.
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