lo scontro
Polemica a Farra, minoranza in silenzio e poi le accuse al sindaco: «Ci vuole zittire»
Scontro sulla possibilità di leggere le domande durante l'assemblea. Turchetto replica: «Rispettato il regolamento».
È stata segnata dallo scontro politico la prima riunione del Consiglio comunale in presenza a Farra d’Isonzo. Ritornati ieri dal vivo dopo i mesi in streaming, la minoranza guidata da Milena Colucci (nella foto, in alto) ha deciso di rimanere in silenzio per tutta la seduta, in protesta con la giunta del sindaco Stefano Turchetto. Il motivo è stato spiegato solo alla fine, quando l’ex candidata ha letto il messaggio dei gruppi Esserci e Divenire, ed era legato a una mail inviata dallo stesso primo cittadino all’Aula in riferimento alla presentazione delle interrogazioni.
Turchetto ha infatti ricordato che le richieste vanno “annunciate dai consiglieri e presentate per iscritto (quindi non lette e non discusse nella seduta in cui vengono annunciate) al presidente della seduta e al verbale di detta seduta saranno acquisite. Qualora il consigliere interrogante desiderasse risposta entro 30 giorni, può richiedere risposta scritta. Altrimenti l'interrogazione (o interpellanza) sarà svolta (quindi letta dal consigliere e trattata dall'assessore) nella successiva seduta”. Fin ad oggi, infatti, era prevalsa la prassi della lettura seduta stante.
Una richiesta che ha provocato la rabbia dell’opposizione, che ha parlato di “dittatura”: “Siamo consapevoli che il ruolo di un consigliere di minoranza può risultare molto scomodo - ha attaccato Colucci -, siamo altrettanto convinti che la sua presenza in un consiglio comunale rappresenti lo spirito democratico con il quale si dovrebbe svolgere qualsivoglia assise in ambito politico, dando voce a tutta la cittadinanza che in questo modo è rappresentata nella sua totalità”. Ha quindi presentato gli esempi di altre assise dell’area, chiarendo che in nessun altra si lavora così.
“Non dare voce a noi quattro membri di questo consiglio - ha aggiunto - è come non dare voce a tutti i cittadini che rappresentiamo. Lo stesso divieto di comunicare qualsiasi argomentazione che esuli dall’ordine del giorno, infatti, dovrebbe essere posto anche ai consiglieri di maggioranza e questo renderebbe poco qualificante la riunione in sé, soprattutto perché l’ordine del giorno dovrebbe essere a priori presentato e discusso con i capigruppo”. Colucci ha poi evidenziato di non aver mai criticato la decisione della giunta di rispondere per iscritto, chiedendo che la decisione venga rivista.
Turchetto conferma la posizione, respingendo tutte le accuse: “L’opposizione arrivava in Aula con interrogazioni fiume, contenenti anche venti o trenta domande, su punti specifici e assolutamente legittimi. Ma ciò non ci consente di dare risposte puntuali, per cui il regolamento prevede che il testo venga annunciato, così che la volta dopo gli assessori o il sindaco possano rispondere nel merito. Altrimenti diventa solo una sequenza di domande a cui non si riesce replicare”. Il primo cittadino, quindi, replica che si tratta solo di far rispettare il regolamento, “parlare di dittatura è fuori luogo”.
Sulla questione è intervenuta anche l’assessore al bilancio, Debora Bonutti, che ha appoggiato le richieste della minoranza. “Non ci vedo nulla di male, così noi come amministrazione possiamo rispondere puntualmente e loro possono fare un riassunto delle loro richieste. Prima avevamo lasciato una sorta di question time”, strumento che però non è previsto dal regolamento. Discussione accesa che ha caratterizzato una seduta su cui si è discusso principalmente di aspetti economici, tra cui l’adozione delle nuove tariffe Tari, che vedono un aumento medio ponderato dell’1,5%.
La cifra varierà a seconda del numero di componenti familiari e dell’estensione della residenza. Nel frattempo, l’amministrazione continua a lavorare per portare nel comune la tariffa puntuale, con l’obiettivo di renderla effettiva nel prossimo anno. Tornando alle tensioni tra opposizione e maggioranza, il capo della giunta ha anche relazionato su alcuni progetti in piedi: “Ritengo indispensabile coinvolgere tutti per il Patto per il Collio, candidatura Unesco del Collio-Brda e Capitale europea della cultura 2025. Sono temi che andranno oltre il mio mandato e anche la minoranza deve sapere come stiamo lavorando”.
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