Polazzo festeggia Sant'Agata, gremita la chiesa riaperta dopo due anni

Polazzo festeggia Sant'Agata, gremita la chiesa riaperta dopo due anni

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Polazzo festeggia Sant'Agata, gremita la chiesa riaperta dopo due anni

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 07 Feb 2022
Copertina per Polazzo festeggia Sant'Agata, gremita la chiesa riaperta dopo due anni

Attesa anche per la celebrazione di sabato sempre alle 11. L'invito a vivere la comunità.

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Un ritorno a casa. Così è stata accolta la riapertura della chiesa di Sant’Agata a Polazzo "dopo due anni", come ha ricordato il parroco a inizio celebrazione. Occasione propizia proprio la festa della Santa Vergine e Martire di Catania, festeggiata il 5 febbraio, e che è stata celebrata proprio sabato 5. Chiesetta gremita fino al limite delle possibilità imposte dalla normativa anti-Covid: non solo banchi e sedie ma anche tante persone all’esterno, in tutto oltre una sessantina. Presente, in prima fila, il sindaco, Cristiana Pisano, e anche una nutrita rappresentanza della locale Pro Loco.

A celebrare la Santa Messa Solenne il parroco, don Giorgio Longo, che nell’omelia ha ricordato le virtù eroiche della santa. “Un esempio di fermezza e rettitudine anche e soprattutto per il nostro tempo”, ha ricordato don Longo. “Una partecipazione inaspettata e un’emozione particolare. Ora speriamo piano piano di recuperare la comunità. Sant’Agata ci ricorda di dimenticare le nostre divisioni e di unirci per il bene comune”, sono ancora le parole del sacerdote.

“Festeggiata Sant’Agata, prima patrona dell’anno, toccherà a San Giacomo a luglio e Santa Elisabetta d’Ungheria a novembre. Anche questi tre protettori e patroni ci aiutano. Dove sembrava impossibile secondo qualcuno utilizzare le chiese, grazie alla buona volontà, allo studio, con oculatezza e tenendo la porta aperta, si è potuto fare tutto”.

Ad accompagnare la celebrazione una rappresentanza dei Sacri Cantores Theresiani. È stato eseguito l’inno a Sant’Agata, composto nel marzo 1991 da don Narciso Miniussi, prete musicista foglianino, che lo aveva composto per sciogliere una promessa fatta a don Nino Lupieri. La prima esecuzione esattamente trent’anni fa, il 5 febbraio 1992. Quindi la benedizione del pane, come da tradizione, opportunamente diviso in sacchetti singoli per permetterne la distribuzione nella massima sicurezza.

Va detto che i fedeli attendevano da mesi, dunque, di poter rientrare nell’edificio sacro di cui si hanno, storicamente, poche notizie certe se non una data, 1676, posta sull’architrave della porta principale. Va detto che un edificio è già citato nelle Visite Apostoliche del vicariò del patriarca aquileiese Francesco Barbaro del 1593 che racconta anche di come la dedicazione si festeggiasse la prima domenica dopo il 5 febbraio, Sant’Agata appunto.

In tanti hanno commentato positivamente il rientro all’interno dell’edificio sacro e sabato 12, sempre alle 11, è prevista una celebrazione eucaristica per ricordare la Madonna di Lourdes, venerata nella chiesetta.

"Quella di questo sabato, è stata una bella giornata per tutta l'unità pastorale di Fogliano e S. Pier d' Isonzo. Fare festa per s. Agata permette di poter ricordarsi che - nonostante i territori ecclesiali si allargano per nuove esigenze - le specificità delle realtà locali e parrocchiali continuano a vivere nel cuore e soprattutto nella fede della gente. La partecipazione popolare e l'affetto dimostrato alla ricorrenza patronale e alla rassegna campanaria a s. Pier, ne sono la prova " così, a margine della celebrazione, Salvatore Ferrara di Ucsi Fvg e collaboratore del settimanale diocesano.

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