La poesia di Marilisa Trevisan dentro Priàda, la raccolta oggi a Turriaco

La poesia di Marilisa Trevisan dentro Priàda, la raccolta oggi a Turriaco

I TESTI

La poesia di Marilisa Trevisan dentro Priàda, la raccolta oggi a Turriaco

Di REDAZIONE • Pubblicato il 07 Set 2023
Copertina per La poesia di Marilisa Trevisan dentro Priàda, la raccolta oggi a Turriaco

La raccolta di poesie in dialetto bisiaco contiene 40 anni di attività della poetessa, edita dal Ccm e nel filone “Farina Fina”.

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La “Priàda” è il primo colpo che le navi si danno con la propulsione prima di salpare ed è dunque lo slancio, preso con il fiato ancora corto, prima dell’avventura e del navigare, in questo caso nel mare delle parole, scelto da Marilisa Trevisan. La poetessa bisiaca è partita da qui per la propria raccolta che, dopo quasi 40 anni di esperienza e di lavoro, raccoglie un’intera vita poetica. Il volume si divide in tre filoni diversi e può sicuramente essere vista come un compendio dell'esperienza poetica di Trevisan.

I temi trattati sono in parte legati alla soggettività e alla memoria e utilizzano una poetica simile a quella usata dal maestro Silvio Domini, che ha influito sulla formazione della poetessa. Si respira però, soprattutto nelle liriche legate all'ultimo periodo, una nuova prospettiva dello scrivere, orientata ancora al recupero di parole arcaiche o desuete ma anche all'estensione del significato di singoli termini e all'inserimento, nella lingua poetica, di prestiti da altre lingue.

Qui siamo nel campo della poesia civile, non evocativa e questa è un'altra pagina che verrà svelata in sede di presentazione della raccolta, in programma giovedì 7 settembre alle 20 nella sala consiliare del Comune di Turriaco. L'opera si inserisce nella collana editoriale Farina fina dedicata alle produzioni letterarie poetiche nel territorio, frutto della collaborazione con la Pro Loco Turriaco e il concorso “Tino Sangilio - Poesia in Piazza” nel quale la Trevisan è risultata vincitrice per l’edizione 2021. L’autrice dialogherà con Pier Maria Miniussi.

Marilisa Trevisan raccoglie in tre grandi filoni parole e pensieri del fluire dell’anima bisiaca più intrinseca. Un viaggio a partire dai colori, dai suoni e dagli odori della propria terra (L’ora del bando) al vivere quotidiano, lo scorrere lento di un’interiorità in grado di scontrarsi con la contemporaneità pur riuscendo a vivere nascondendosi negli antri più reconditi della Bisiacaria (Varda la menadissa), per ricongiungersi, nelle ultime liriche (La cultrina) dove il desiderio di vita e di amore si innalzano fino alla richiesta più alta che si sprigiona, attorno al focolare (Go voia/de amizizia,/de calor,/de incucarme/tórno ’l fogo,/go voia de ti!).

“L’attenzione del Consorzio, in questo caso, è la conferma della propria vocazione a essere motore di produzione culturale, oltre che a valorizzare le figure che della terra cuciono la parte più viva e unica della Bisiacaria grazie alla poesia, travalicando confini e quanto più di leopardiano si nasconde oltre la siepe: lo sguardo non è escluso ma è ammirato, invitato a guardare ancora più avanti. Uno sguardo connaturato alle attività dell’Ecomuseo Territori grazie alle quali proseguire il processo di riconoscimento di valori, credenze, conoscenze e tradizioni costantemente in evoluzione che ci caratterizzano”, racconta il presidente del Consorzio, Davide Iannis.

“Siamo felici che si possa proseguire nella collana Farina Fina – sottolinea il presidente della Pro Loco Turriaco, Paolo Buttignon – e che il volume della Trevisan, vincitrice due anni fa, come da accordo editoriale con il Consorzio culturale del Monfalconese, venga presentato per la prima volta a Turriaco, proseguendo, così, nella visione che vede il nostro paese il cuore della Bisiacaria”.

Trevisan scrive per passione-necessità sin dagli anni Ottanta. Predilige la composizione di liriche in vernacolo e usa la parlata bisiaca ma non disdegna la scrittura di prose e poesie in lingua. Collabora con l’Associazione culturale bisiaca e suoi scritti li troviamo sulla rivista “Bisiacaria” e il quadrimestrale “l’Isonz”. Ha partecipato a diversi premi letterari ottenendo apprezzati riconoscimenti in ambito nazionale. Nel 2001 è stata pubblicata la raccolta di liriche “Remandi de luse” della collana Farina Fina edita dal Ccm.

Nel 2012, per Campanotto editore, ha pubblicato “Resistere può bastare”, poesia in lingua. Nel 2016 ha pubblicato la plaquette “Dell’erotismo e il paradosso”. Alla passione per la poesia, Marilisa affianca quella per il canto e la recitazione. Ha frequentato la scuola di teatro popolare a Udine e ha collaborato con l’Associazione Teatrale “Il Cantiere dei desideri” che accomuna, nella recitazione, soggetti abili e diversamente abili. Ha inoltre frequentato diversi corsi per acquisire le tecniche del racconto parlato e quelle di lettura per i “non vedenti”.

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