le richieste
Ex Plaza e Gradualis nel degrado a Pineta, ora 225 cittadini scrivono al sindaco di Grado
Arriva la terza petizione nell'arco di quest'anno, puntando il dito verso lo stato di abbandono dei due immobili. La protesta di 225 cittadini dell'area.
Conclusa la raccolta firme a metà settembre, lunedì i cittadini di Pineta hanno finalmente visto protocollare l’ultima petizione riguardante la manutenzione degli edifici, unitamente a qualità, sicurezza e decoro urbano di quella che tuttora viene considerata un’appendice di Grado. Una lettera chiara e concisa indirizzata al primo cittadino Giuseppe Corbatto, nonché al Servizio Ambiente e alla Polizia locale, imperniata sull’articolo dodici del regolamento di Polizia urbana stabilito dall’Isola del Sole. Firmatari della richiesta sono stati ben 225 cittadini, convinti della necessità di risanare l’area di Pineta a partire dagli edifici fatiscenti o in evidente stato di abbandono.
Una situazione che, insieme all’assenza di manutenzione di strade, marciapiedi e cura del verde pubblico, rende Pineta ben lontana dall’attenzione destinata al centro cittadino. «Noi abbiamo iniziato un anno fa – rimarca una delle referenti del Comitato di Grado Pineta – Con quest’anno siamo giunti alla terza petizione, senza contare un’altra collettiva. La prima evidenziava tutti i problemi generali di Pineta, mentre le altre erano monotematiche. Una evidenziava la questione della spiaggia, con i dragaggi che dovrebbero essere effettuati secondo apposita legge regionale, che stabilisce fondi per la laguna di Grado e Marano».
Un tema delicato, che spesso si scontra con la peculiarità ecologica delle barene che caratterizzano la laguna, dove fra Salicornia e fanerogame trovano riparo e nutrimento pivieri e chiurli, e non di rado i fenicotteri rosa si fermano a banchettare di fronte all’Isola di Barbana. Complice la marea - con un’escursione fra le più ampie del Mediterraneo – i pescatori restano bloccati in porto, impossibilitati a uscire per la giornata di pesca. Di qui la recente ordinanza emanata dalla regione e risalente al 30 agosto, con efficacia dal 10 settembre al 22 ottobre, per consentire il dragaggio del Canale Belvedere e degli accessi alle darsene, con interdizione ai natanti lungo il tratto d’accesso alla bocca di porto della Marina Porto San Vito.
«Questa era la prima petizione, che avevamo indirizzato al dottor Viola (Augusto, all'epoca commissario del Comune, ndr), dove affrontavamo un problema che comprende vari piani di competenza». Petizione alla quale il commissario Viola aveva prestato particolare attenzione durante il proprio mandato, attivandosi anche con la Regione. «Si tratta di interventi strutturali – evidenzia la referente – tenuto conto delle costanti mareggiate cui va incontro il litorale». La seconda petizione era stata inviata ancora una volta al commissario Viola, concentrandosi invece sulla viabilità di Pineta.
«In primis affrontavamo la viabilità – spiega - In particolare su viale dei Pesci, per il quale c’è già un progetto in fase avanzata e già sono stati stanziati i fondi. Poi abbiamo affrontato la viabilità su viale dell’Orsa Maggiore, disastrosa, percorsa in ambedue i sensi di marcia da automobili o autobus del trasporto urbano ed extraurbano, pur con marciapiedi inesistenti. A Pineta non c’è spazio per i pedoni, tantomeno per le carrozzine dei disabili». Mancanza di marciapiedi che va di pari passo con l’incuria della vegetazione, la quale attraverso un piano di riqualificazione potrebbe essere valorizzata con materiali non impattanti sull’ambiente, soprattutto su viale dell’Orione, frequentata da jogger costretti a correre in strada.
Due gli edifici sui quali si sono accesi i riflettori della petizione, spina nel fianco di Pineta: l’hotel Plaza di viale dell’Orsa Maggiore (nella foto) – ormai fallito - e l’ex discoteca Gradualis, abbandonata a se stessa da anni. Strutture che preoccupano gli abitanti di Pineta «dal punto di vista della sicurezza, sotto il profilo igienico-sanitario e non da ultimo dal punto di vista del decoro», ribadisce.
«L’articolo 12 del regolamento di polizia urbana del comune di Grado – approvato con delibera consiliare n. 53 del 18 dicembre 2019, successivamente modificato con delibera n. 8 del 26 maggio 2020, rimanda alla manutenzione degli edifici siti nel Comune – riporta la petizione - Prevedendo al codice 1 come “i proprietari degli edifici debbano mantenere in buono stato di conservazione gli infissi esterni delle case e dei negozi, tanto per finalità di decoro, quanto per motivi igienico-sanitari. Essi hanno l’obbligo di provvedere ai restauri dell’intonaco delle facciate, ogni qual volta sia riconosciuta la necessità dal Comune”».
Riportando la situazione dei due edifici della discordia, si rimarca inoltre come «la loro manutenzione è pressoché inesistente», essendo l’hotel andato distrutto in un incendio e mai ricostruito, e la discoteca del tutto fatiscente. «Pineta ha un suo fascino, ma ci sono mancanze da parte del Comune di Grado vergognose – si rammarica – Abbiamo scelto di scrivere petizioni monotematiche per focalizzare l’attenzione sul singolo problema e ottenere risposte in tempi brevi». Un lungo braccio di ferro che potrebbe trovare risoluzione con progetti di ampio respiro da parte della nuova amministrazione - seppur con tempistiche indefinite e finanziamenti adeguati - ma che si prospetta un nodo irrisolto.
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