Piuma apre la festa di S.Anna con il volley, storie di Grande guerra con Vili Prinčič

Piuma apre la festa di S.Anna con il volley, storie di Grande guerra con Vili Prinčič

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Piuma apre la festa di S.Anna con il volley, storie di Grande guerra con Vili Prinčič

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 24 Lug 2024
Copertina per Piuma apre la festa di S.Anna con il volley, storie di Grande guerra con Vili Prinčič

La festa parte domani con il torneo di volley 3x3, sabato dedicato al libro in sloveno Ivan Kovačič e la sua Schwarzlose con il giornalista Vili Prinčič.

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Ciascuno ha la sua storia da raccontare. Come quella di Ivan Kovačič, riportata dal giornalista e scrittore Vili Prinčič, che per l'occasione presenterà il suo ultimo libro. Sono tutti in fermento, per la festa di Sant'Anna del Centro sportivo culturale di Piuma che avrà inizio domani (giovedì 25 luglio) alle 19, con un torneo di pallavolo 3x3 nel rione di Gorizia. Sei le squadre che si contenderanno i prodotti locali, in occasione del dodicesimo memoriale in onore di David Sossou organizzata dal PŠD Naš Prapor.

«Era paesano e maestro della scuola elementare di Piuma che si occupava anche di pallavolo – ricorda il presidente dell'associazione  Piuma, San Mauro e Oslavia Lorenz Persolja - e abbiamo dedicato a lui questo torneo». Ed eccolo, il giovane Sassou, nella Gorizia degli anni Settanta, accosciato accanto al capitano Igor Komel nella squadra allenata da Joško Princic. Fra una battuta e l'altra insegnava nell'edificio che sorge ai piedi del Collio, nei cui corridoi campeggiano i ritratti di France Prešeren, Fran Erjavec, Dragotin Kette, e dove sorride bonario il volto scolpito di Josip Abram.

Una comunità molto attiva - come rimarca l'assessore ai Quartieri e al decentramento Maurizio Negro, che sarà presente domani -: «Anche se non esiste più il quartiere, la comunità è rimasta sempre attiva. Si tratta di un momento formativo per far conoscere il nostro territorio, una comunità dalla quale imparare molto». Una tradizione che si tramanda da anni grazie all'impegno dello stesso Persolja e di Silvan Primosic, e a campioni di pallavolo che giocano persino in serie A.

«Sarà un torneo ristretto – prosegue Negro - non quello classico. Dove sono tutti amici e appassionati che si ritrovano in un momento conviviale, che culminerà con le premiazioni. Bisogna far crescere questa realtà. Sarebbe davvero un peccato che questa forza andasse dispersa. È quello che abbiamo cercato di mettere in moto anche con i Giochi di quartiere, per attivare quel substrato che possa mantenere viva la città». La prima giornata si concluderà intorno alle 23, per proseguire sabato alle 20:30, con una serata interamente dedicata alla cultura.

Fulcro dell'incontro sarà il libro "Ivan Kovačič e la sua Schwarzlose", edito dalla Casa editrice Ztt Est e non ancora tradotto in lingua italiana, che verrà illustrato dallo stesso autore, con l'intermezzo musicale di Martina Feri insieme agli allievi della Glasbena Matica. «Si tratta di una testimonianza – spiega Prinčič – Non è né un romanzo né un diario, ma piuttosto un racconto sulla vita al fronte di un giovane soldato austro-ungarico, che ho conosciuto per caso quando ormai aveva 97 anni». Tuttora collaboratore del Primorski Dnevnik – dove si firma come "Vip" - Prinčič è autore di diversi testi sulla Prima guerra mondiale, oltre ad aver tradotto in sloveno quella che definisce «la testimonianza di un soldato italiano» ormai vent'anni addietro.

Il soldato in questione è Carlo Emilio Gadda, autore del meno celebre "Taccuino di Caporetto – Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917 – aprile 1918)", in Italia edito dalla Garzanti. Storie che s'intersecano e si abbracciano: come quella di Kovačič, del quale conservava le registrazioni ottenute poco prima della morte di quest'ultimo. Non aveva nemmeno diciotto anni, quando venne mandato al fronte, per vivere i primi otto mesi sul monte Ermada, fra Jamiano e Duino Aurisina. «Era un vecchietto molto vivave, con una parlata fenomenale – ricorda – Lo abbiamo incontrato molte volte, io e il mio amico, che ha fatto anche delle videoriprese».

Ivan è scomparso nel 2001 alla veneranda età di 102 anni, ma solo durante il periodo di pandemia Prinčič ha deciso di estrapolare le storie dai nastri per trasporli sulla carta. «Ci ho messo un anno e mezzo, perché si trattava di piccoli sassolini, con i quali ho composto questo mosaico». Ivan era un mitragliere, costretto a imbracciare la famosa schwarzlose austro-ungarica - la mitragliatrice usata per rispondere al fuoco nemico – durante la terribile guerra di trincea. «Qualcuno mi chiede quando tradurremo il libro in italiano. Dipende dall'editore. Per ora abbiamo stampato 400 copie».

Mentre la prima presentazione si è tenuta proprio sul monte Sabotino, a quella di sabato - che sarà la terza - seguirà la successiva presso la nuova libreria Maks di Nova Gorica, per poi prendere il via con un tour che toccherà Caporetto, Medeazza e Trieste. La serata sarà anche occasione per inaugurare la mostra fotografica del Fotoklub Skupina 75 organizzata da un gruppo di dieci autori, un momento informale per gustare il rinfresco con goulash offerto dai cacciatori. La festa si concluderà domenica mattina, quando alle ore nove si terrà la santa messa, al termine della quale una processione di fedeli condurrà l'alabardo intorno alla chiesa.

«Di solito si percorreva la strada fino a raggiungere la piazza – rammenta Persolja – Ma da qualche anno, per motivi di traffico, viene fatta intorno alla chiesa». Al termine verranno offerti tradizionali dolci preparati in casa, accompagnati da affettati e vini del posto. «È un modo per incontrarsi fra paesani – confida il presidente della comunità – Una volta si faceva anche la sagra. Speriamo che in futuro si possa riprendere, anche perché abbiamo lo spazio del campo sportivo per ballare o accogliere i gazebo. Siamo una comunità agricola impegnata a star dietro alle vigne, è difficile reperire gente da impegnare per una settimana per questi due o tre giorni di sagra, ma ci auguriamo che si possa riprendere come una volta».

In copertina: una foto tratta dal libro Ivan Kovačič e la sua Schwarzlosecold-smooth-tasty

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