A piedi dal confine di Gorizia a Pirano, parte il cammino-studio sul Carso

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A piedi dal confine di Gorizia a Pirano, parte il cammino-studio sul Carso

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 18 Ago 2023
Copertina per A piedi dal confine di Gorizia a Pirano, parte il cammino-studio sul Carso

La summer school del Laboratorio del cammino giunge alla VI edizione, ogni giorno si percorreranno 15 chilometri e i risultati saranno esposti a Trieste.

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Camminare. Avvicinarsi alla natura. Libertà e contemplazione, ma anche collaborazione con gli enti sul territorio, indagine, introiezione. E ancora, “pellegrinaggio, esplorazione, narrazione, lentezza, camminabilità”, come si legge sul sito del Laboratorio del cammino ideato da Luca Lazzarini e Serena Marchionni. Tutto questo messo assieme può dare un po’ l’idea di quale progetto sia stato attuato da Massimiliano Granceri Bradaschia, fulcro organizzatore di attività che ogni estate prendono vita sotto nuova veste. Questo mese di agosto sta per partire “WalKras”, la summer school del Laboratorio del cammino giunto alla sua VI edizione.

La tematica proposta quest’anno riguarda il rischio climatico. Con il patrocinio dei Comuni di Duino Aurisina e San Dorligo della Valle, oltre che della Zkb, il cammino partirà da Gorizia-Nova Gorica per arrivare fino a Pirano. Ricercatore presso l’università Iuav di Venezia, già collaboratore didattico presso il Politecnico di Torino, il triestino Granceri Bradaschia, insieme ai colleghi Luca Lazzarini (Polimi) e Serena Marchionni (Ikonemi), ha organizzato l'edizione 2023 di WalKras. Un laboratorio che ad oggi conta la collaborazione di ben undici atenei sparsi su tutto il territorio italiano, e persino la Bilkent University di Ankara.

“Il cammino è rivolto a studenti delle facoltà di lauree triennali e magistrali in urbanistica, geografia, architettura e lauree affini, per un numero massimo di 30 studenti”, specifica il ricercatore. Si tratta di giornate di studio volte ad analizzare il territorio, “attraverso lo strumento del cammino”. Un workshop che consente di ottenere crediti formativi, dedicato essenzialmente a studenti universitari o dottorandi, ma non è escluso che il prossimo anno possa essere rivolto anche a studenti degli istituti superiori. “Il cammino racchiude un enorme potenziale - spiega ancora - Rappresenta la vicinanza alla natura, ed è anche un attivatore neurologico, un momento di condivisione, una tavola rotonda itinerante”.

Un’occasione per avvicinarsi agli altri e a se stessi, per la quale bisogna avere “spirito di adattamento e senso di condivisione”. Il tragitto prevede l’alloggio presso ostelli, strutture pubbliche o campeggi, percorrendo ogni giorno a piedi fra i 10 e i 15 chilometri, insieme a esperti e docenti. Dal professor Altobelli, autore dell’Ecomosaico, agli esperti dell’Amp di Trieste, con i quali si affronterà il tema delle mareggiate e dell’innalzamento dei livelli del mare. Fino alla tappa conclusiva, dove interverranno studiosi di Koper e Strunjan. “L’obiettivo è insegnare agli studenti il cammino come metodo di indagine. Non solo pratica educativa universitaria, ma anche introiezione del territorio regionale".

"Camminare è una modalità di avvicinamento, un modo per far avvicinare popoli e politici”, rimarca. Un’attività che si è svolta a luglio in una prima fase formativa della durata di due giorni, presso l’università di Camerino. Che vedrà poi l’avvio effettivo il 21 agosto, con il ritrovo serale presso l’ostello di Nova Gorica e la successiva partenza all’alba del 22. Con dieci anni di esperienza alle spalle in merito alla tematica dei cambiamenti climatici, Granceri Bradaschia proporrà agli studenti l’analisi del territorio “attraverso il rischio climatico. Ciascuno studierà un impatto climatico in funzione di quel determinato pericolo, per comprendere quanto il territorio sia pronto a fronteggiare il rischio”.

Si tratta di approfondire, grazie alla collaborazione di enti ed esperti, “siccità, desertificazione, crisi idriche prolungate, piogge torrenziali, esondazioni dei corsi d’acqua, scioglimento dei ghiacciai, dissesto idrogeologico”. Che sono solo alcune delle conseguenze disastrose dell’innalzamento della temperatura terrestre e degli ormai noti cambiamenti climatici. Come caso-studio si propone il Carso goriziano e triestino, “territorio transfrontaliero dalla geografia complessa a cavallo fra Slovenia e Italia, caratterizzato da un incrocio di lingue, culture e religioni diverse. […]"

"Teatro di conflitti e frontiera del mondo occidentale fino alla caduta del muro di Berlino; terra di confine e linea spartiacque tra comunità politiche nazionali impegnate in faticosi esercizi di convivenza culturale e linguistica”. Gli studenti saranno supportati nel raggiungere “l’obiettivo di produrre analisi che saranno condivise a Trieste il 2 settembre”. Mentre la presentazione degli elaborati prodotti avverrà il 23 ottobre a Palermo. “Da qui al prossimo anno raccoglieremo gli elaborati e gli interventi per pubblicarli in un rigoroso testo accademico”, ha concluso lo specialista.

“Nel corso della mia vita ho incontrato non più di una o due persone che comprendessero l’arte del Camminare, ossia di fare passeggiate, che avessero il genio, per così dire, del vagabondare”, esordisce Henry David Thoreau nel suo saggio “Camminare”. Un testo che può essere considerato propedeutico al lungo viaggio che sta per dipanarsi sul nostro Carso.

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