Una piccola pietra racconta il passato di Fogliano

Una piccola pietra racconta il passato di Fogliano

La curiosità

Una piccola pietra racconta il passato di Fogliano

Di Egeo Petean • Pubblicato il 05 Ago 2023
Copertina per Una piccola pietra racconta il passato di Fogliano

Si trova murato in una casa di via Alpini ed è ricomparso durante alcuni lavori. Narra della storia del paese bisiaco.

Condividi
Tempo di lettura

Non sapremo mai il nome del muratore di Fogliano che, tanti anni fa, iniziò la costruzione di una grande e bella casa con corte della antica famiglia Foglianina dei Sinich , una casa simile a tante altre, tipica delle nostre zone, situata oggi in Via Alpini nel “logo”, in bisiaco, “De Soto la Monte” che, assieme al “logo” del “Cornat”, danno il nome ai più antichi insediamenti del centro abitato di Fogliano. E non sapremo mai dove era posta la pietra “GO Di FOGLIANO 1818” che in origine era stata posizionata. Sicuramente delimitava un confine tra i territori ma se oggi noi possiamo osservare lo storico manufatto che rappresenta un capitolo importante per la storia del comune lo dobbiamo alla sensibilità della famiglia Brumat-Sinico, proprietari dell’immobile, che molti anni fa hanno restaurato l’edificio.

La piccola storia viene anche ricordata da questo piccolo manufatto in pietra, incastrato nel muro di una casa e rappresenta la lunga vicenda umana delle nostre popolazioni. Il cippo di confine censuario e amministrativo venne posto a confine tra i Comuni (questa era la funzione della pietra) nell’anno 1818 per contrassegnare la “Comune di Fogliano” dalle altre realtà amministrative entrate a far parte dopo il burrascoso e tragico periodo per le nostre popolazioni che subirono angherie e requisizioni e altalenanti occupazioni di eserciti stranieri, tra francesi e austriaci, fino a far parte integrante della Monarchia Austriaca. La stella di Napoleone era tramontata pochi anni prima sul campo di battaglia di Waterloo, così come succede dopo un guerra le grandi potenze europee vincitrici si spartirono le spoglie di quello che era stato l’impero francese.

Nel 1816 il nuovo sovrano di queste terre Francesco I d’Austria giunse in visita ai territori soffermandosi a Monfalcone: poi, con una patente sovrana del 23 dicembre 1817, solerti funzionari imperiali aiutati da notai o Degani conoscitori dei villaggi iniziarono gli studi e le misurazioni con minuziose ricerche sul campo a fini censuari o amministrativi in ogni singola località dei nuovi possessi. Di questo grande e imponente lavoro svolto con sistemi moderni per quei tempi restano oggi, e facilmente consultabili presso l’Archivio di Stato di Gorizia, gli operati di estimo catastale di tutti i comuni del territorio con i fascicoli accompagnati da splendide carte colorate catastali che sono una vera miniera di informazioni di nomi di persone, elenchi di possessori di terreni di dati statistici per la qualità dei terreni.

Conservati con cura i documenti rappresentano per l’appassionato cultore di storia una vera fortuna. Apprendiamo così che la “COMMUNE di FOGLIANO” nel 1818 viene inserita nella Provincia del Litorale, circolo di Gorizia, distretto politico di Monfalcone.

Scorrendo l’operato di estimo catastale scopriamo che la piccola comunità conta 429 abitanti con 44 case e 106 famiglie. Ci sono 34 proprietari di terreni e i “Possidenti” più facoltosi sono oltre allo stesso Comune il Conte Da Riva di Venezia che oltre i terreni dispone di ben 4 case; Antonio Cosolo sarto e un cestaio di nome Cechetti Giuseppe tanto per citarne qualcuno. Tutti gli abitanti secondo la relazione si occupano del lavoro nei campi. C’è anche un considerevole numero di pecore: 157.

Il villaggio si trova senza Redipuglia che assieme a Polazzo forma un altro Comune dipende amministrativamente dalla Comune di San Pier d’Isonzo, dove risiede anche il Parroco al quale viene devoluta la decima. Di altri simili cippi nel nostro territorio si sono nel corso degli anni perse le tracce e solo la pregevole ricerca storica di Silvio Domini ne ricorda qualcuno a Fogliano: si ritrova, nelle ricerche, un grande cippo di tre lati posto presso la vecchia stazione ferroviaria di Redipuglia, oggi Via Molino. Il cippo scomparve parecchi anni in qualche deposito Comunale e poi disperso. Così solo un piccolo manufatto di pietra posto nell’antico borgo di Soto la Monte ci ricorda la storia e il passato di Fogliano. 


Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione