Il piatto più bello è di Rebecca, riparte la Fiera di Santa Elisabetta a Romans

Il piatto più bello è di Rebecca, riparte la Fiera di Santa Elisabetta a Romans

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Il piatto più bello è di Rebecca, riparte la Fiera di Santa Elisabetta a Romans

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Nov 2023
Copertina per Il piatto più bello è di Rebecca, riparte la Fiera di Santa Elisabetta a Romans

Ieri sera l'inaugurazione della festa che affonda le radici nel 1832, eventi e luna park fino a domenica inclusa la pesatura del tacchino.

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Si è aperta ufficialmente ieri sera, a Casa Candussi Pasiani, la 190esima edizione della Fiera di Santa Elisabetta a Romans d’Isonzo. La cerimonia, curata dalla Pro loco in collaborazione con la scuola media del paese, è stata contraddistinta dalla presentazione e premiazione del tradizionale “Piatto Ricordo” giunto alla sua 36esima edizione. Il riconoscimento è andato a Rebecca Degennaro. Al secondo posto invece, è arrivata Matilda Gargiulo, mentre terza in classifica è risultata, Matilda Aschettino.

Ad accompagnare il momento con una esibizione musicale sono stati gli allievi de “Il Flauto Magico”. Dalle ore 14 di oggi, nell’area sportiva di via Atleti Azzurri d’Italia, aprirà il Luna Park e comincerà la Festa dello Scolaro. Alle ore 18, in auditorium Monsignor Galupin, sarà celebrata la santa messa per la festa liturgica di Santa Elisabetta d’Ungheria. A seguire, sarà la volta dell’Aperitivo del Tacchino ospitato nel tendone riscaldato ospitato nel piazzale del Palasport.

“Romans era posizionata tra le fortezze di Gradisca e Palmanova – racconta Ivaldi Calligaris, appassionato di storia locale – nel 1832, la comunità supplicò l’Imperatore Francesco II D’Asburgo Lorena di concedere alla gente un mercato annuale dedicato alla vendita e alla mostra di animali e prodotti”. La concessione imperiale arrivò nel 1834, quando Francesco II autorizzò due mercati, uno in occasione del 25 luglio in onore di Sant’Anna e l’altro, per Santa Elisabetta che allora ricorreva il 19 novembre. La storia della Fiera prosegue con la sua crescita graduale.

Nel 1868 vennero concessi pure il mercato mensile e quello estivo. Solo dal 1950 giunge in scena il tacchino, in lingua friulana dindiat. Questa 190esima edizione offrirà una particolare programmazione dedicata al divertimento dei bambini con l’intervento dei trampolieri, dei giocolieri del fuoco e dei giullari. Un aspetto ripreso anche dalle parole della presidente della Pro loco, Patrizia Guadagnini, che ha parlato dell’evoluzione dell’appuntamento che coinvolge sempre di più il mondo giovanile, le scuole e assume una dimensione culturale notevole.

“Abbiamo iniziato a lavorare in agosto per organizzare questo appuntamento – sono le parole di Guadagnini – gli stand saranno veramente tanti e molte le proposte rivolte a piccoli e grandi. Il momento clou sarà la pesatura del tacchino in programma per domenica pomeriggio”. Domani, sabato 18, si potrà pranzare e cenare a base di tacchino; tra le 10 e le 17 ci saranno gli appuntamenti di divulgazione storica longobarda, i tornei di basket e tanta musica. Domenica 19, ampio spazio al mercatino dell’artigianato e dell’hobbistica, si esibiranno il Gruppo Folcloristico Santa Gorizia e la Banda Mandamentale di Cervignano del Friuli.

Alle 15, in piazza Candussi, avrà luogo l’attesissima pesatura dei tacchini giganti con le premiazioni. Nel corso del pomeriggio, ci saranno ancora concerti e chioschi aperti fino a sera. “La Fiera ha una grande valenza collettiva – sono le parole del sindaco Michele Calligaris – da una tradizione puramente agricola si è arrivati ad un evento aperto a famiglie e giovani”. “I giovani si sono presi una bella fetta della fiera – continua Calligaris – hanno aderito alla custodia delle tradizioni”.

Una bella novità che interesserà il momento prima della pesatura di questa edizione sarà la lettura rievocativa della concessione imperiale della fiera. “Si tratta di un bel salto – conclude il sindaco – i tacchini saranno pesati sullo sfondo di una bella coreografia. Sarà un appuntamento comunitario caloroso”.

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