Salta la seduta in Regione sul Piano Monfalcone, scintille centrosinistra-Cisint

Salta la seduta in Regione sul Piano Monfalcone, scintille centrosinistra-Cisint

botta e risposta

Salta la seduta in Regione sul Piano Monfalcone, scintille centrosinistra-Cisint

Di S.F. • Pubblicato il 14 Nov 2023
Copertina per Salta la seduta in Regione sul Piano Monfalcone, scintille centrosinistra-Cisint

I consiglieri regionali Bullian e Moretti attaccano la sindaca: «Insopportabile arroganza». Cisint: «Sconcertata dai toni arroganti».

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È saltata ed è stata rinviata a data da destinarsi l'audizione che si sarebbe dovuta tenere domani in II commissione regionale permanente, guidata dal presidente Markus Maurimar. In agenda c'erano importanti questioni contenute in quello che è stato definito il "Piano Monfalcone": scuola, caporalato, caos contratti nel settore navalmeccanico e integrazione. La notizia del rinvio, dovuto alla indisponibilità del sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint a partecipare per un'agenda istituzionale piena di impegni, ha fatto scoppiare il caos nel tardo pomeriggio di ieri.

Un gesto non gradito dai consiglieri regionali Diego Moretti ed Enrico Bullian. "È sconcertante la gestione dilettantistica, improvvisata e del tutto inadeguata dei lavori della II commissione da parte del presidente Maurmair - dichiarano Moretti e Bullian - anziché piegarsi e assecondare l'arroganza della sindaca Cisint, dovrebbe difendere il ruolo e la funzione della Commissione e del Consiglio".

"L'insopportabile arroganza istituzionale e politica di Cisint – ribadiscono Moretti e Bullian – non conosce limiti. La sua presa di posizione non fa un torto a chi sta all'opposizione, ma a tutto il Consiglio regionale, lo stesso che in passato è stato assai generoso con la sua amministrazione. La maggioranza del Consiglio regionale e, conseguentemente i suoi organi, continua a essere succube e condizionata nel suo operare, e in qualche caso legiferare, da un capriccioso esponente politico istituzionale della sua maggioranza, che peraltro poteva ricorrere alla delega di un proprio assessore".

Per i due, il rinvio dell'audizione rappresenta un insulto anche agli altri soggetti istituzionali e privati coinvolti nell’audizione che si erano resi disponibili. "Sarebbe stato corretto - aggiungono ancora Moretti e Bullian - mantenere l’audizione prevista con i soggetti individuati e disponibili per il 15 novembre e organizzarne una ulteriore con tutti quelli che non potevano partecipare in questa data, a partire dalla sindaca di Monfalcone. Invece, come primi firmatari della richiesta di convocazione, non possiamo che amaramente rilevare e prendere atto del rinvio a data da destinarsi, esprimendo tutta l'indignazione per un comportamento inqualificabile che non ha precedenti nella storia del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia".

Sarebbero stati quindi necessari - incalzano - un confronto democratico e un approfondimento che comprendessero non solo il Consiglio ma anche diversi soggetti istituzionali ed economici, sui contenuti e le possibili ricadute di tipo socio economico legate al Piano Monfalcone. "Abbiamo capito che a Cisint e Maurmair non interessa entrare nel merito di tematiche decisamente importanti per il territorio e per tutta la sua comunità, ma procedere solo con slogan di facciata. Lega, Forza Italia e Lista Fedriga non hanno nulla da dire?" hanno concluso i consiglieri di minoranza.

La risposta del primo cittadino monfalconese non si è fatta attendere. “Resto sconcertata dai toni arroganti e dai termini del tutto fuori da ogni equilibrio e misura utilizzati dai consiglieri regionali Moretti e Bullian - sono le parole del sindaco Cisint - ogni persona di buon senso può comprendere come, in un approfondimento che riguardi il Piano Monfalcone che il Comune sta portando avanti, il ruolo del sindaco ha un valore particolare. Un’audizione che senza il sindaco, promotore e ideatore del Piano, si sarebbe purtroppo ridotta alla solita passerella di Moretti e Bullian e forse proprio per questo i consiglieri si sono indispettiti".

"Amministrare una delle città più complesse della regione, oggi alla ribalta nazionale, può comportare che gli impegni si possano sovrapporre. Sono sempre pronta a confrontarmi nell' interesse della mia città, ma non accetto gli insulti nei rapporti fra istituzioni che richiedono pari dignità. Chi offende in questo modo il sindaco, insulta tutti i cittadini che mi onoro di rappresentare” così Cisint in chiusura.

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