Piano Monfalcone, Morsolin incalza Cisint: «Ci presenti un documento in Aula»

Piano Monfalcone, Morsolin incalza Cisint: «Ci presenti un documento in Aula»

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Piano Monfalcone, Morsolin incalza Cisint: «Ci presenti un documento in Aula»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 19 Dic 2023
Copertina per Piano Monfalcone, Morsolin incalza Cisint: «Ci presenti un documento in Aula»

L'esponente dell'opposizione chiede che vengano ascoltati in Aula parti sociali, azienda e istituzioni. Cisint: «Avviato nuova stagione di confronto».

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Tra gli interventi del question time che ha avuto luogo stamane, nella seduta del Consiglio comunale di Monfalcone, c’è stato quello della consigliera dell’opposizione Cristiana Morsolin (La Sinistra, nella foto). Riferendosi all’audizione sul “Piano Monfalcone” presentato ieri in II Commissione regionale, Morsolin ha chiesto al sindaco Anna Maria Cisint se esiste un documento scritto riferito al piano “sul quale poter ragionare”.

“Su questo tema verrà coinvolto il Consiglio?” ha domandato la capogruppo, che sui rapporti con Fincantieri ha chiesto di poter ascoltare in Aula i rappresentanti delle parti sociali, dell’azienda e le istituzioni. Da parte sua, il sindaco ha difeso “la concretezza delle azioni” messe in campo dall’amministrazione, ha parlato di “difesa del valore del lavoro” e del tavolo romano che a gennaio si svolgerà con il ministero competente.

“Dopo anni di assoluta incomunicabilità fra Comune e Fincantieri – dichiara in una nota il sindaco - ad eccezione dell’infausto accordo tombale sull’amianto sottoscritto dalla precedente amministrazione di sinistra, l’azione intrapresa da questa amministrazione ha consentito di sviluppare una nuova stagione di confronto sulle tante questioni che hanno ricadute sulla città per la presenza dello stabilimento all’interno dell’area urbana. A questo proposito, sono stati raggiunti importanti risultati”.

Per Cisint, sul piano degli investimenti e della responsabilità sociale, accanto alla regolamentazione dei parcheggi selvaggi a Panzano e alla realizzazione dell’area di sosta a servizio dei dipendenti, assume un valore rilevante la realizzazione e gestione del nuovo asilo di via delle Mandrie – avvenuta per una spesa di circa 2 milioni di euro - e l’apertura dell’asilo nido aziendale riservato parte al personale, parte alla città. Sotto il profilo del mercato del lavoro, il primo cittadino ha rilevato che sono state avviate procedure di reclutamento rivolte in particolare alla manodopera locale attraverso i recruiting day e, per la prima volta dopo decenni, Fincantieri ha ripreso le assunzioni dirette nelle diverse qualifiche.

“In tema di lavoro – continua Cisint nella nota - è stato attivato un protocollo a cui partecipano Regione, parti sociali e attori imprenditoriali, che affronta anche le questioni specifiche e, grazie alla sensibilità di questo Governo e soprattutto del viceministro Gava, è stato avviato un importantissimo tavolo permanente a livello ministeriale, che ha come obiettivi la valorizzazione del lavoro attraverso la riduzione del subappalto, la massima attenzione alla legalità, senza la quale diventa impossibile ogni forma di rispetto del lavoratore, della città e delle leggi".

Rimarcata poi "la sinergia per avviare modelli virtuosi applicabili, non ideologici, per consentire all’azienda di realizzare gli obiettivi e al sistema istituzionale di non perire davanti a un’immigrazione povera e al dumping giuridico e salariale conseguente”. Il sindaco ha richiamato pure “l'inerzia delle passate amministrazioni di fronte a una pratica che si è consolidata nel tempo, basata sui subappalti e sull'arrivo indiscriminato degli stranieri”.

“Il dialogo con Fincantieri ha aperto la strada a una relazione positiva con la società per rimediare alle diverse questioni che erano state accantonate dalla vecchia amministrazione, capace di distinguersi solo per la rinuncia alla tutela dei diritti delle persone colpite dall'amianto” così in conclusione Cisint. Insoddisfatta della risposta, Morsolin ha ravvisato la mancata volontà di coinvolgimento dei vari attori nel dialogo consiliare e – da parte sua – ha anche riscontrato e lamentato l’inesistenza del documento scritto attestante le azioni avviate sul Piano richiamato. Infine, ha pure invitato a portare all’attenzione del Consiglio la questione del ritorno alla “internalizzazione” dell’appalto in Fincantieri.

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