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Ferfoglia lancia la sua corsa a sindaco di Doberdò, «ecco le mie proposte»
Presentato questa mattina il candidato sostenuto da Ssk e civica Zaživimo Občino-Viviamo il Comune: «Creare una rete per lo sviluppo».
Programmazione, concretezza, empatia. Sono questi alcuni dei punti cardine del programma di Peter Ferfoglia che questa mattina, nella sede dell’associazione Hrast, ha presentato la propria candidatura come sindaco indipendente per il Comune di Doberdò del Lago, sostenuto da Slovenska Skupnost e dalla lista civica Zaživimo Občino-Viviamo il Comune. Si tratta di un accordo siglato nell’ultimo mese, così come la decisione di Ferfoglia di mettersi in gioco è stata frutto di una maturazione nata dal confronto con i cittadini.
«Tutto è nato da un colloquio con un’amica che mi ha detto: “Tu che hai studiato management, studi sociologia e sei legato al paese, hai mai pensato di fare un passo verso la gestione di Doberdò?”. La mia risposta iniziale è stata un no netto, ma pian piano ho sviluppato un interesse verso il paese: prima del matrimonio, che mi ha portato a spostarmi a Gorizia, ero molto inserito in questa realtà attraverso la protezione civile, gli scout, la musica per cui ho semplicemente riportato a galla il desiderio di contribuire a questa realtà iniziando a chiedermi di cosa avesse bisogno».
Classe 1969, bilingue italo-sloveno, insegnante all'istituto Cankar-Vega-Zois di Gorizia, Ferfoglia intende applicare all’amministrazione del Paese un approccio manageriale improntato alla gestione ottimale della cosa pubblica con le risorse a disposizione: poche, ma passibili di essere incrementate attraverso collaborazioni virtuose. «Tre sono i principi cui voglio ispirarmi – ha proseguito il candidato sindaco – a partire da una visione strategica con una pianificazione chiara degli obiettivi sul medio e lungo termine».
«Ho già iniziato a lavorarci - ha aggiunto - partendo da dati certi e misurabili ma intendo soprattutto ascoltare le aspettative e le esigenze dei cittadini. Il ché ci porta direttamente al secondo punto: la partecipazione empatica. Intendo sentire la comunità, coinvolgere i cittadini nelle iniziative e incorporare le idee delle persone nei nostri programmi. L’ultimo punto riguarda l’innovazione tecnologica e la sostenibilità: unire la tecnologia alla natura, far entrare la tecnologia nelle case, attivare lo streaming dei consigli comunali, valorizzare l’ambiente».
A sostenere Ferfoglia e a rivestire eventualmente la carica di vicesindaco in caso di vittoria alle elezioni è Lamberto Soranzio, rappresentante della lista civica Zaživimo Občino-Viviamo il Comune. Rapido, secondo le sue parole, l’allineamento al programma di Ferfoglia a cui lo accomunano in primis il desiderio di ascoltare il paese e l’esigenza di migliorare l’amministrazione attraverso il governo diffuso. «È necessario vedere i bisogni materiali ma anche coltivare la comunità attraverso l’ascolto che ci suggerisce innanzitutto l’attaccamento delle persone al territorio. Dobbiamo prestare attenzione alle periferie, Jamiano, il Vallone e la Statale, ma è necessario anche ottimizzare le risorse che abbiamo».
«A proposito delle opere da attuare, penso innanzitutto al turismo e all’albergo diffuso: ci sono molte case abbandonate ma possiamo, come amministrazione, agire su delle tariffe agevolate per Imu e Tari per favorire la loro riconversione. Dobbiamo puntare a sviluppare un distretto agricolo, unirci ad altri comuni anche per favorire progetti culturali e creare una rete che ci permetta lo sviluppo, possibile ascoltando anche chi, in caso di una nostra vittoria, sarà “contro”».
Marko Jarc della Slovenska Skupnost, pur non avendo ancora deciso se si candiderà a un ruolo nell’amministrazione, ha espresso la propria soddisfazione perchè questa è stata la prima occasione in cui l’opposizione ha presentato ben due candidati, trovando poi subito un accordo sul sostengo comune a Ferfoglia. «Con Peter cambia il metodo: non è chiaro cosa voglia fare l’amministrazione nei prossimi quindici anni mentre adesso le parole cardine saranno progettare, finanziare, realizzare. Molte sono le priorità, ma al primo posto c’è la sicurezza stradale con la costruzione dei marciapiedi, poi la ristrutturazione del centro scolastico e la fognatura: ci sono centri più piccoli del nostro che le hanno già realizzate mentre qui non è stato fatto neanche un progetto».
«Non ultimo, la nostra comunità arriva dall’esperienza traumatica dell’incendio la cui causa principale è stata l’incuria: bisogno trovare un metodo di gestione della riserva naturale del Carso». Soranzio ha quindi rilevato che «vorremmo poi costruire dei comitati di quartiere per facilitare la gestione delle singole zone e incrementare la partecipazione giovanile alla politica per creare un ricambio nell’amministrazione». Tra i focus che verranno presi in esame dalla potenziale nuova giunta (già ne sono stati individuati i componenti in caso di vittoria) l’incremento dei servizi come i trasporti e l’asilo nido per rendere maggiormente attrattiva la piccola comunità carsica.
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