Il Pd di Gradisca per la chiusura del Cpr, «struttura inadeguata e lesiva dei diritti»

Il Pd di Gradisca per la chiusura del Cpr, «struttura inadeguata e lesiva dei diritti»

Il commento

Il Pd di Gradisca per la chiusura del Cpr, «struttura inadeguata e lesiva dei diritti»

Di I.B. • Pubblicato il 17 Dic 2024
Copertina per Il Pd di Gradisca per la chiusura del Cpr, «struttura inadeguata e lesiva dei diritti»

Il segretario Antonio Pollino chiede che il ministro Piantedosi si fermi nella struttura cittadina. «Cambiare l'intero modello di gestione migratoria».

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È notizia di domenica 15 dicembre che il Consiglio d’Europa ha denunciato «l'uso eccessivo della forza» nei CPR di Italia. Lo fa per voce del proprio Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura dopo aver visitato i centri di Milano, Potenza, Roma e Gradisca. Il giudizio del comitato è durissimo ed è stato ripreso dai maggiori notiziari nazionali come una notizia scioccante.

Il PD di Gradisca non si dice, invece, sorpreso dalla notizia «in quanto irregolarità in merito alle condizioni di trattenimento e somministrazione di psicofarmaci erano già emerse dalla inchiesta del periodico Altreconomia dell’aprile 2023, ripresa anche dalla trasmissione Piazza Pulita e da anni denunciate dal nostro circolo e dai nostri amministratori comunali», così il circolo pere voce del segretario Antonio Pollino. 

Il PD di Gradisca anche in questa occasione ha ribadito «la propria contrarietà ad una struttura che si è rivelata inadeguata, inefficace, lesiva dei diritti dei trattenuti e costosa per i contribuenti. Non possiamo che essere d’accordo con quanto dichiarato anche dal sindacato di polizia SIULP relativamente alla necessità, nelle condizioni attuali, di chiudere il CPR di Gradisca o quantomeno sospenderne l’attività per motivi di sicurezza», proseguono, annunciando di voler sostenere anche in consiglio comunale la richiesta del sindaco Alessandro Pagotto, rinnovata lo scorso 31 ottobre, di chiudere la struttura.

«È necessario continuare a lavorare per superare l’attuale normativa per la gestione migratoria, facendolo nel pieno rispetto delle regole e non certo seguendo il disastro in Albania di Giorgia Meloni, dove assistiamo ad un enorme spreco di denaro per un modello che viola i diritti e non serve a nulla. Ribadiamo l'importanza di una grande attenzione politica al tema CPR e Cara e invitiamo il ministro Piantedosi nella sua prossima visita a fermarsi a Gradisca per verificare di persona la situazione anziché occuparsi solo di propaganda politica di parte», concludono.

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