Il commento
Il Pd di Gradisca per la chiusura del Cpr, «struttura inadeguata e lesiva dei diritti»
Il segretario Antonio Pollino chiede che il ministro Piantedosi si fermi nella struttura cittadina. «Cambiare l'intero modello di gestione migratoria».
È notizia di domenica 15 dicembre che il Consiglio d’Europa ha denunciato «l'uso eccessivo della forza» nei CPR di Italia. Lo fa per voce del proprio Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura dopo aver visitato i centri di Milano, Potenza, Roma e Gradisca. Il giudizio del comitato è durissimo ed è stato ripreso dai maggiori notiziari nazionali come una notizia scioccante.
Il PD di Gradisca non si dice, invece, sorpreso dalla notizia «in quanto irregolarità in merito alle condizioni di trattenimento e somministrazione di psicofarmaci erano già emerse dalla inchiesta del periodico Altreconomia dell’aprile 2023, ripresa anche dalla trasmissione Piazza Pulita e da anni denunciate dal nostro circolo e dai nostri amministratori comunali», così il circolo pere voce del segretario Antonio Pollino.
«È necessario continuare a lavorare per superare l’attuale normativa per la gestione migratoria, facendolo nel pieno rispetto delle regole e non certo seguendo il disastro in Albania di Giorgia Meloni, dove assistiamo ad un enorme spreco di denaro per un modello che viola i diritti e non serve a nulla. Ribadiamo l'importanza di una grande attenzione politica al tema CPR e Cara e invitiamo il ministro Piantedosi nella sua prossima visita a fermarsi a Gradisca per verificare di persona la situazione anziché occuparsi solo di propaganda politica di parte», concludono.
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