Il Pd blinda le candidate alla Camera su Gorizia, «salvate le istituzioni»

Il Pd blinda le candidate alla Camera su Gorizia, «salvate le istituzioni»

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Il Pd blinda le candidate alla Camera su Gorizia, «salvate le istituzioni»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Ago 2022
Copertina per Il Pd blinda le candidate alla Camera su Gorizia, «salvate le istituzioni»

Sottoscritto il patto, assicurato l'impegno sulla città. Conti: «Nessuna partita persa in partenza».

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Tre macro-temi su cui è stato preso impegno di intervenire, qualora elette in Parlamento. Questa mattina, due candidate del Pd alla Camera nel collegio di Gorizia e Trieste, Caterina Conti (all’uninominale) e Serena Francovig (proporzionale), hanno sottoscritto un patto per impegnarsi attivamente per il capoluogo isontino. Le due hanno incontrato gli elettori sotto il gazebo in via Garibaldi, assicurando che il proprio operato sarà dedicato a punti fondamentali, come la sopravvivenza delle istituzioni.

Come riassunto nel documento sottoscritto, le richieste vertono sul “salvare nell’immediato le istituzioni pubbliche, l’apparato produttivo e il terziario pubblico a rischio; sviluppare le potenzialità” legate all’aspetto multiculturale e “le opportunità offerte dalla Capitale europea della cultura 2025 e dal Pnrr, dall’Europa; e offrire il sostegno legislativo e progettuale per una nuova identità produttiva che attragga investimenti, favorisca nuove professionalità e posti di lavoro stabili e qualificati, accolga nuovi abitanti”.

Impegno anche affinché si punti su “sostenibilità ambientale e si sostenga l’inclusione sociale”. Per quanto riguarda il primo punto, sono state evidenziate i principali dossier: dalla Biblioteca statale Isontina - sulla quale è atteso un confronto tra sindacati e sindaco a inizio settembre - al Tribunale, passando per l’aeroporto Duca d’Aosta affinché si scongiuri la chiusura dello scalo. Focus anche sull’università, in particolare Scienze internazionali e diplomatiche per creare un collegamento con gli atenei di Lubiana e Vienna.

C’è poi la dimensione transfrontaliera, legata non solo a GO! 2025 - su cui è stato comunque chiesto di sostenere l’iniziativa al pari della Slovenia - ma anche per ritrovare “un rinnovato slancio nello sviluppo delle relazioni bilaterali italo-slovene finalizzato al superamento delle barriere normative e amministrative tra i due Paesi”. Avanzato anche l’auspicio di agevolare il Gect, mentre urgono “interventi legislativi che diano soluzione a peculiari problematiche: disparità fiscali con il Paese confinante, barriere normative e burocratiche, marginalità infrastrutturale”.

Appello anche per la “riduzione della presenza delle Istituzioni pubbliche con conseguenti perdite occupazionali”. Infine, “bisogna sviluppare le vocazioni manifatturieri esistenti, favorire la crescita dell’innovazione imprenditoriale e tecnologica”. Temi su cui le due dem hanno dato la propria disponibilità. “Il senso dell’Europa - così Conti - è costruire insieme, qui si vede la differenza tra centrosinistra e centrodestra, l’Europa ha reso questo territorio più ricco, non abbiamo conosciuto muri grazie al progetto comunitario”.

Ha quindi puntato il dito verso il senso del voto del 25 settembre, nel quale “si vota per un’Unione europea unita, contro il ritorno del fascismo. È importante che tutti vadano a votare, nessuna partita è persa in partenza”. Spirito condiviso dall’attuale assessore ai Servizi sociali di Staranzano, mentre per il segretario regionale dei Giovani democratici, Morgan Baliviera, “la politica vuole provare a dare risposte. Il Pd non propone un libro dei sogni ma misure basate sulla fattibilità, come la battaglia per gli stage retribuiti”.

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