Legambiente critica su Parco Basaglia, il Comune: parcheggio sarà rivisto

Legambiente critica su Parco Basaglia, il Comune: parcheggio sarà rivisto

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Legambiente critica su Parco Basaglia, il Comune: parcheggio sarà rivisto

Di Redazione • Pubblicato il 28 Giu 2024
Copertina per Legambiente critica su Parco Basaglia, il Comune: parcheggio sarà rivisto

Nei giorni scorsi il confronto organizzato da Legambiente sull'area, l'assessore Patrizia Artico rassicura sul parcheggio: il progetto verrà modificato.

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Sono tanti i dubbi sollevati da Legambiente sul futuro di Parco Basaglia a Gorizia, espressi nelle ultime settimane in particolare sul progetto di riqualificazione gestito da Erpac. Nei giorni scorsi, l'associazione ha riunito proprietari e gestori del parco, enti, esperti del settore e la cittadinanza per discutere proprio di questo: «Quello che emerge - riporta una nota del sodalizio - è un quadro “unfinished”», dove «a oggi queste aree verdi sono prive di tutela paesaggistica». Nel frattempo, però, arrivano le prime rassicurazioni sul progetto del parcheggio.

La sezione cittadina rileva che il «progetto complessivo di fattibilità (o “masterplan”), promosso e gestito dall'Ente regionale patrimonio culturale nel 2019, è una “riqualificazione degli spazi aperti, in particolare di tutte le aree verdi, il patrimonio arboreo e arbustivo, i parcheggi, le pertinenze degli edifici, l’area agricola a Sud, i percorsi pedonali, ciclabili e carrabili, gli impianti tecnologici, le recinzioni, l’arredo urbano”, come dicono i documenti ufficiali consultabili nel sito di Erpac».

Il timore di Legambiente è che «senza i suoi elementi portanti, una trentina di alberi secolari, il Basaglia potrebbe sparire dall’elenco dei parchi storici regionali». Nel corso dell'incontro, sono stati quindi ricordati i vari step seguiti: il progetto definitivo/esecutivo del primo lotto, presentato nell’ottobre 2023, è stato rivisto e approvato dalla Conferenza dei servizi regionale nel febbraio 2024. L’architetto Mina Fiore, delegata da Erpac, ha descritto al pubblico come diverrà il parco secondo le linee della progettazione di gara del primo lotto vinto da Land Italia che è scesa nel dettaglio rispetto alle indicazioni formulate dal masterplan, precisando che ciò riguarda solo una parte dell’intero complesso.

La questione parcheggi è stata il clou dell’incontro: una studentessa dell’Isis Brignoli ha letto un appello rivolto dalla classe I B al sindaco di Gorizia, riguardo l’imminente costruzione di un parcheggio proprio nell’area di crescita di specie rare spontanee che la classe ha studiato quest’anno e chiede al sindaco se può cambiare idea sulla decisione. Stefano Fabian del Servizio biodiversità regionale ha ricordato quanto sia importante il ruolo della città nella difesa degli insetti impollinatori, con le orchidee selvatiche trovate nel parco Basaglia siano degli straordinari indicatori del valore ecologico dei prati che, conservatisi in luoghi marginali del parco, sono a tutti gli effetti dei prati stabili.

Per Legambiente, bene introdurre ex novo prati fioriti ma sarebbe meglio mantenere quelli esistenti attraverso una semplice e attenta gestione per conservare sia i prati che le orchidee ritardando gli sfalci. L’assessore a GO!2025, Patrizia Artico, dopo una premessa sulle varie potenzialità dell'area e sulla sua valenza all’interno della rete dei parchi urbani, anche in prospettiva del 2025 anno della Capitale europea della cultura per Nova Gorica e Gorizia, è entrata nel merito della questione parcheggi. Ha sciolto positivamente il nodo dell’area ricevuta dal Comune in concessione da Erpac e destinata a parcheggio, asserendo che il progetto verrà modificato.

Diversi i relatori hanno quindi spiegano le opportunità culturali, scientifiche e didattiche che il parco offre per una visione allargata dell’ecosistema e del territorio urbano. In particolare, le “spedizioni scientifiche” effettuate dalle classi prime e seconde dell’Istituto agrario Brignoli sul contrasto dato dagli alberi alle isole di calore urbano e sugli altri servizi ecosistemici legati strettamente alla vegetazione. Giancarlo Stasi ha ricordato a tal proposito che Legambiente ha inviato lo scorso maggio le prime cinque segnalazioni agli enti proprietari, cioè a Comune ed Asugi, per far inserire due cedri, un leccio e due gelsi del parco Basaglia nell'elenco degli alberi monumentali regionali.

Il moderatore Franco Perazza ha lasciato le conclusioni a Luca Cadez: per il sodalizio, il verde non è solo un colore che rilassa ma soprattutto un insieme di qualità, è attore fondamentale a vantaggio del clima che cambia. «Per il parco Basaglia - incalza il gruppo ambientalista - è urgente la gestione unitaria di un bene nato unitario, gestione di cura e mantenimento che eviti gli abbattimenti, utilizzi i principi minimi ambientali (Cam) previsti per legge da parte delle amministrazioni pubbliche, privilegi le specie autoctone e non solo quelle esteticamente appariscenti, conservi i prati e il basso consumo energetico con sfalci alternati, favorisca così la biodiversità e riabitui il cittadino ad una visione del paesaggio diversa».

Per l'associazione, centrale è contrastare l’avanzata del consumo di suolo, artificializzare i luoghi è il primo problema ambientale che attanaglia l’Italia. Ricordando che Gorizia ha consumato già il 40% della sua superficie naturale, la riqualificazione del Basaglia comporterà nuove sottrazioni rispetto l’assetto attuale. Numerosi gli interventi del pubblico che hanno chiuso il confronto.

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