IL FOCUS
Patrimonio arboreo di San Canzian, il Comune taglierà 18 alberi pericolosi
Il sindaco Fratta: «Su alcuni alberi bisognerà operare con una certa urgenza». Assicurate nuove piantumazioni. Censimento su oltre 700 piante.
Il Comune di San Canzian d’Isonzo affronta il delicato tema della manutenzione del patrimonio arboreo cittadino che interessa un territorio di una superficie complessiva di 33 chilometri quadrati. Il piano di analisi della situazione e i conseguenti provvedimenti rispetto a quanto si è delineato dopo analisi, cure e consulenze, è stato illustrato con un incontro pubblico tenutosi nella serata di ieri alla Casa delle Associazioni di Pieris alla presenza del sindaco Claudio Fratta e dell’ingegner Federico Franz, responsabile comunale dell’Area Tecnica.
«Corre l’obbligo di attuare la manutenzione di questo patrimonio ai fini della salute delle piante e della sicurezza pubblica – sono le parole di Fratta – abbiamo affidato l’incarico al dottore forestale Giulio Cosola che ha fatto una valutazione delle situazioni di pericolosità presenti e dello stato di salute delle varie specie esistenti». Gli alberi censiti finora sono stati 475. Sono stati previsti dall’amministrazione circa altri 250 controlli. Analisi particolari e approfondimenti hanno riguardato, per esempio, i sette alberi presenti davanti alla Casa delle Associazioni. Su queste piante, nel 2018, è stato eseguito una sorta di esame radiologico del tronco. Poi, sono stati effettuati dei trattamenti rivitalizzanti del terreno sottostante.
«Gli interventi in via Marconi sono stati costosi – informa il primo cittadino – di circa 2500 euro. Per il resto del patrimonio, dopo trattamenti ed analisi, è stata fatta una scala delle priorità. Si dovrà intervenire con dei tagli su una ventina di piante circa. Su alcuni alberi bisognerà operare con una certa urgenza». Operazioni necessarie, anche visti i recenti schianti: un albero che “ha ceduto” di notte in via Marconi, uno nel giardino della scuola primaria e un crollo sulla parte destra di via Brancolo dove sono in corso dei lavori di manutenzione che riguardano altri arbusti. Dal report presentato, è emerso che i tagli a cui non si potrà rinunciare saranno 18 e che seguiranno ulteriori valutazioni. Sotto la lente ci saranno i parchi pubblici come il Parco Europa, la piazza di San Canzian e gli alberi sull’accesso del sagrato della chiesa di Begliano. L’ingegner Franz ha esposto la propensione al cedimento e le caratteristiche dei fusti rischiosi. Il focus ha riguardato gli alberi dei centri abitati del comune. Si tratta di piante da sostituire, alleggerire o di cui valutare dei pericoli incerti.
Tra le priorità individuate, sono 33 i fusti attenzionati. Di questi, due si sono già schiantati improvvisamente e altri tre sono stati abbattuti. Per la parte restante, si prospettano tagli, interventi contenitivi o altri trattamenti. Va detto che gli alberi monumentali presenti lungo il fiume Isonzo non sono stati compresi nel report esposto ieri. Andiamo ora nel dettaglio. Si dovrà valutare al più presto la condizione di tre Cedri del Libano seriamente compromessi davanti alla Casa delle Associazioni. Da studiare saranno anche tre aceri nell’area verde della scuola primaria di San Canzian, l’ottantaquattrenne castagno di via Verdi a Begliano, una quercia e un ontano in via Invalidi del Lavoro. Abbattimenti (e relative sostituzioni) sono previsti per un tiglio il cui tronco è alterato in piazza Venezia, per cinque alberi nel rione di via Fratelli Cervi (zona Peep), due ippocastani difronte la sede municipale, un olmo in via Biagio Marin, un olmo e un pioppo nel plesso scolastico di Pieris.
Da tagliare anche una magnolia, un cedro e un’amelia in via Europa Unita; un salice in via Corta, un olmo sito in via del Treno, un olmo a Isola Morosini in via Palazzato ed uno in via Trento. Sulla delicatezza dell’argomento si è espresso anche il consigliere delegato all’Ambiente, Franco Devidè. «Fa male al cuore veder tagliare degli alberi – spiega Devidè – ma dobbiamo pensare al peso delle responsabilità di cui è investito un sindaco». «Vanno poi rivisti – conclude il consigliere – alcuni aspetti e fatte delle valutazioni sugli interventi di manutenzione. Non c’è alcuna volontà di cancellare la memoria storica delle piante del nostro comune». Ad ora, dato 2024, sono state 54 le nuove piantumazioni nel patrimonio verde comunale.
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