la manifestazione
La passione per la scherma a Gorizia, festa e duelli tra bambini con 14 società
Un appuntamento che riunito le 14 società di settore della regione, portando in piazzale Divisione Mantova decine di bambini per affrontare le sfide.
È stata una festa dello sport aldilà dei risultati singoli, dove il premio più grande per tutti è stato duellare insieme e imparare i fondamenti. Ieri mattina, il Palabrumatti di Gorizia ha ospitato le Libertiadi di Scherma 2024, patrocinate dal Comune di Gorizia e organizzate da Centro regionale Libertas Friuli Venezia Giulia, Comitato regionale Fis e Fratelli D’Armi. Un appuntamento che riunito le 14 società di settore della regione, portando in piazzale Divisione Mantova decine di bambini per affrontare le sfide.
La sala è stata divisa in due, dedicando una parte ai percorsi ludici e propedeutici al riscaldamento. «Anche questo è cultura del movimento» spiega Carolina Borruso, presidente di Fratelli d’Armi, sottolineando come questa disciplina priva sempre «la misura e mai la forza. Anche se combatto in pedana, poi mi tolgo il casco e stringo la mano. Lo sport è momento di aggregazione». Nella seconda parte della palestra, quindi, si sono tenuti gli assalti con le postazioni dedicate a spada, spada di plastica e fioretto.
«È vero che in pedana dei da solo - rileva Alessandro Pellis, consigliere regionale della Libertas e vicepresidente del Club Scherma Pordenone - ma hai un gruppo che ti sta vicino». Alle gare di ieri hanno preso parte piccoli atleti dai 6 ai 9 anni, alternati su quattro pedane. Alla fine, le premiazioni hanno visto la partecipazione dei vertici dell’associazione sportiva, a partire dal presidente regionale della Libertas Lorenzo Cella, insieme allo stesso Pellis. Presente anche Francesca Carnevale per la Federazione Italiana scherma Fvg.
Per il comitato provinciale c’era la presidente Laura Paronit, insieme al vicepresidente di Gorizia Maurizio Degano. A rappresentare il Comune è stato l’assessore allo Sport, Giulio Daidone, mentre per il Coni provinciale il delegato Marco Braida. «Ci vogliono delle sedi per lo sport - ha rimarcato Borruso - per questi ragazzi e poter continuare in questa disciplina». Un desiderio già espresso a gennaio è quello di poter ospitare proprio in città il primo evento inaugurale della Coppa del mondo Under 20, da 18 anni ospitato a Udine.
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