il cantiere
Passerella sull'Isonzo pronta da oltre un anno, apertura entro ottobre a Salcano
Due anni di lavori, manca l'ultimo step. Quasi ultimati i lotti 3 e 4 a Gorizia.
È ormai ai titoli di coda il lungo cantiere per realizzare la nuova passerella ciclopedonale di Salcano. La struttura sull’Isonzo è pronta da gennaio 2021, ma a impedirne l’apertura sono i mancati collegamenti alle sue estremità con i percorsi ciclabili, che uniranno Gorizia e Nova Gorica. Questi sono ormai in dirittura d’arrivo, permettendo così di immettersi nel percorso che collega il borgo con Plave, per circa 21 chilometri di tragitto, oppure verso via degli Scogli e quindi il centro città o Piuma.
“L’aggancio della struttura al lato destro dell’Isonzo sarà terminato verso fine settembre e inizio ottobre” spiega Tomaž Konrad, vicedirettore del Gect, ente responsabile della progettazione e realizzazione dell’opera. Si tratta comunque di un lavoro che richiederà ancora qualche settimana, meteo permettendo, poiché manca l’asfaltatura finale. L’ultimo tassello dopo oltre due anni di cantiere, che ha visto dei rallentamenti a causa di alcune “sorprese” emerse dalla conformazione del terreno sulla sponda opposta al Soča Park.
In quel punto, infatti, i tecnici del Comune di Nova Gorica - responsabile di quel tratto - hanno constatato che il progetto iniziale doveva essere rivisto. L’area, infatti, non era così solida come si pensava inizialmente, rielaborando il tracciato e riducendo a uno solo il numero dei tornanti, anziché quattro come inizialmente previsto. Adeguamenti che hanno richiesto uno stop di qualche settimana, con le ruspe che poi sono tornare a lavorare. Viceversa, in Italia, sono in fase di ultimazione anche le opere del lotto 3 e 4.
Se il primo prevede interventi transfrontalieri, l’altro invece è esclusivamente oltreconfine e prevede la realizzazione di 14 chilometri di piste ciclabili. Anche in questo caso, la deadline prefissata è di fine settembre. Da ottobre, quindi, turisti e abitanti potranno muoversi sul ponte lungo 568 metri e largo 3 metri, che passa sopra il fiume. Opera da oltre 370mila euro, nei 2 milioni complessivi del piano finanziato dal programma Interreg Italia-Slovenia. Sui piloni sono fissate due funi in cavi d'acciaio, che sono ancorate ad entrambe le sponde.
Il completamento di questo cantiere, quindi, sarà l’ultimo atto del progetto Isonzo-Soča e altre iniziative sono già al vaglio per la programma comunitaria 2021-2027. A raccontare il tutto, una volta aperto il collegamento, sarà anche l’emittente televisiva Euronews, attesa in città, mentre gli uffici del Gect si spostano. Gli spazi di via Roma, presso la sede della Regione, erano da tempo troppo piccoli per il gruppo che punta ad ampliare l’organico, in vista della Capitale 2025, trovando così nuova collocazione nell’ex Provincia, in corso Italia, da lunedì.
Nella foto: i presidenti della repubblica di Slovenia e d'Italia, Borut Pahor e Sergio Mattarella, sulla passerella
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