L'intervento dei carabinieri
Passeggia nel bosco a Gorizia e scopre un colpo di cannone inesploso della Grande guerra
Si tratta di un ordigno da 75, potenzialmente pericoloso. Sul posto i carabinieri che si occuperanno di farlo brillare.
Stava facendo una passeggiata nella natura, quando l’occhio è caduto su qualcosa di insolito. Mimetizzato nell’acqua di un ruscello, infatti, è emerso un ordigno bellico inesploso (nella foto), molto probabilmente risalente alla Prima guerra mondiale. È successo ieri a Gorizia e a scoprirlo è stato il consigliere comunale della Lega, Stefano Altinier, che stava passeggiando nella zona. La zona si trova in un punto isolato, in mezzo alla radura, e proprio lì è rimasto intatto quello che, da una prima ricostruzione, sembrerebbe un colpo di cannone rimasto integro.
“Si tratta di un obice da 75 - spiega Altinier, che ha immediatamente contattato i carabinieri per il suo recupero - ed è ancora molto pericoloso”. Secondo gli agenti dell’Arma, infatti, un’eventuale esplosione potrebbe provocare danni fino a un raggio di 40 metri di distanza. La posizione è stata quindi segnalate e geolocalizzata, per permettere un facile ritrovamento dell’arma agli artificieri che si occuperanno a breve di farla brillare. L’incarico spetterà agli artificieri antisabotaggio del reparto operativo del comando provinciale carabinieri di Udine.
Negli scorsi mesi sono stati rintracciati altri ordigni bellici, tra cui una granata di artiglieria calibro 155 mm di nazionalità italiana, risalente anch’essa alla Grande guerra, presso la Cassa di Colmata di Monfalcone. Nello stesso periodo, era stata messa in sicurezza anche un’altra granata di artiglieria calibro 75 mm Hancora, sempre italiana, rinvenuta a Marcottini, in comune di Doberdò del Lago. A Gorizia, invece, una delle ultime rinvenute è stata una bomba da 70 millimetri su una panchina del castello, che aveva fatto immediatamente scattare l’allarme.