Pasqua di pace, la comunità ortodossa festeggia a Monfalcone

Il ritrovo nella Biserica Ortodoxa in via 9 giugno, la festa nelle comunità locali.

Via 9 giugno a Monfalcone, è sabato sera, il 23 aprile. Dalla cella campanaria del duomo di Sant'Ambrogio si sentono battere undici rintocchi. C'è più movimento del solito in questa strada. I comizi elettorali e le altre manifestazioni civili italiane sono durati per tutto il sabato. Nei bar del centro suona la musica e si respira un clima di relax tipico del weekend.

È passata una settimana dalla Pasqua cattolica, ma in centro città c'è una folla composta di persone con dei lumini in mano. Sono le 23 ora italiana, in Romania è mezzanotte. Il silenzio del sabato santo lascia così spazio alla gioia della Pasqua ortodossa. La comunità rumeno-ortodossa di Monfalcone fa festa. Come i fedeli greco-cattolici anche qui si festeggia la risurrezione di Gesù.

Lo faranno anche le comunità ospitate a Ronchi, Cervignano, Udine e Trieste. Fuori dalla "Biserica Ortodoxa" di Monfalcone, molte persone sono in trepidante attesa con un lumino in mano. Anche a Gorizia (nella foto, in alto a sinistra) i fedeli macedoni si sono ritrovati per l'occasione, nella chiesa di Sant'Antonio nell'omonima piazza dove si ritrova regolarmente per le liturgie.

Felitsa, all'esterno del luogo sacro, ci spiega che tutti attendono che il Pope, padre Viktor, esca e dia luce alle candele che ognuno ha tra le sue mani. Questa luce illuminerà le case dei fedeli e si consumerà entro il mattino seguente, il giorno di Pasqua. Dentro alla chiesa, come per noi cristiani, tutti sono ancora al buio e regna un silenzio perfetto, quasi commuovente.

È mezzanotte: la Pasqua che segue la passione rappresenta ancora una volta la speranza capace di illuminare anche questo momento. Arriva la luce, l'ambiente circostante si schiarisce. Tutto è più chiaro e luminoso. La luce da speranza è anche questi fratelli continuano a sperare nella pace.

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