Partito il treno del Milite Ignoto da Cervignano, in viaggio come cento anni fa

Partito il treno del Milite Ignoto da Cervignano, in viaggio come cento anni fa

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Partito il treno del Milite Ignoto da Cervignano, in viaggio come cento anni fa

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 29 Ott 2021
Copertina per Partito il treno del Milite Ignoto da Cervignano, in viaggio come cento anni fa

Folla in stazione per la partenza. Il viaggio verso Roma come nel 1921.

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Bandiere e applausi hanno accolto la partenza del treno storico partito questa mattina a Cervignano. Un viaggio che ricalcherà quello compito un secolo esatto fa, quando la salma del Milite Ignoto scelta da Maria Bergamas lasciò Aquileia per percorrere la Penisola sul convoglio diretto a Roma. Questa volta, il tragitto si concluderà il 2 novembre con il ritorno della bandiera tricolore che avvolse quella bara all’Altare della patria, dove rimarrà custodita. Un momento solenne, salutato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a bordo del convoglio.

Tanti bambini hanno partecipato alla mattinata, con l’esponente del governo giunto in stazione dopo la cerimonia ad Aquileia. Accompagnato dal sindaco della città patriarchina, Emanuele Zorino, e dal “padrone di casa” Gianluigi Savino, Guerini ha quindi ricordato l’importanza di quel viaggio nel 1921, seguito da un’Italia “che si rialzava dopo la guerra e voleva guardare al proprio futuro, ma soprattutto che volve prendere memoria ai tanti figli morti e dispersi tra le trincee e linee del fronte”. In loro memoria, poco prima ha visitato il cimitero degli eroi ad Aquileia.

“La nostra azienda - è intervenuto il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa - fu ribattezzata dai nostri militar la ‘sesta armata’. I ferrovieri che su ogni campo, accanto a tutti i militari, hanno accompagnato uno dei momenti più tragici della nostra patria, Caporetto. Se nel 1905, le Ferrovie dello Stato non si fossero costituite come un’azienda unitaria, che raggruppò le quattro realtà esistenti, in quell’occasione avremmo perso la guerra. Perché rifornimenti e uomo arrivarono grazie a un’azienda funzionale dalla Sicilia fino al Piave”.

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