ai giardini pubblici
Parte la raccolta firme per una Gorizia a misura d'uomo, ragazzi in campo
L'evento dedicato a bici e sostenibilità. Appello per alleggerire il peso delle auto in città, una lettera per il sindaco.
Non si ferma l’impegno dei giovani attivisti nei confronti della questione ambientale. Oggi pomeriggio ai giardini pubblici di corso Verdi, il gruppo di Fridays For Future di Gorizia ha così organizzato un incontro dedicato proprio ai cambiamenti climatici e alle sue ripercussioni sui contesti locali, recuperando l’assemblea interrotta dalla pioggia a inizio maggio. È stata anche l’occasione per incontrare Gianfranco Mascia, scrittore e ciclista che sta compiendo un tour lungo duemila chilometri per tutta Italia, presentando il suo libro “Come osate”, edito da Vallardi. Un’opera dedicata proprio al movimento giovanile, di cui raccoglie numerose interviste e testimonianze.
“Sono arrivato quasi a metà strada - ha spiegato Mascia, che in regione ha toccato anche Grado e Trieste - avendo fatto più di 900 chilometri. L’obiettivo è portare in ogni angolo d’Italia le idee della riconversione ecologica, prospettata da Alexander Langer e ripresa da questi ragazzi”. Sottolinea poi che le ambizioni del gruppo “sono un bene pubblico, ossia voler salvare il pianeta. Non hanno obiettivi personali, chi li aveva è stato allontanato. Io racconto chi si è messo in gioco, o per vincere l’ansia climatica o per capire i dati che gli scienziati ci stanno presentando. La nostra generazione ha cercato di interpretarli, ma non c’è riuscita perfettamente”.
Proprio la letteratura scientifica, secondo Mascia, è un qualcosa che manca al grande pubblico in Italia, motivo per cui è più difficile prendere visione del cambiamento in corso. Tema, peraltro, su cui si sovrappongono due visioni: quella della responsabilità del singolo cittadino e quella dei governi degli stati. “Il vantaggio che hanno questi comitati è che sono un movimento internazionale. Loro stessi dicono che le scelte individuali sono importanti, anche per cambiare il percorso dell’economia, ma bisogna puntare a modificare anche il sistema politico. Non c’è tempo, però, per far arrivare questi ragazzi al potere e possiamo aiutarli a far sì che la loro pressione arrivi a chi decide”.
Per far ciò, il comitato è già al lavoro su diversi fronti, sia nel micro che nel macro contesto. “Vogliamo rendere Gorizia più a misura d’uomo che di macchina - spiega Anna Postorino, portavoce locale del movimento - e per questo faremo una raccolta firme. Poi realizzeremo un murales, la cui pittura assorbirà lo smog, collocandolo in un luogo degradato dal punto di vista sociale”. In questa direzione, sarà scritta anche una lettera al sindaco Rodolfo Ziberna, “affinché il Comune dichiari l’emergenza climatica”. Spazio, poi, alle raccolte rifiuti fino a Monfalcone. Nel frattempo, si inizia a preparare le attività per lo sciopero mondiale per il clima, in programma il 24 settembre.
"La nostra generazione sta continuando ad essere sacrificata e tradita - evidenza Postorino -. La nostra regione non è esente dagli effetti devastanti della crisi climatica, basta pensare che nella provincia di Gorizia la temperatura si è alzata di 3°C negli ultimi 40 anni. Ciò di cui si ha bisogno ora non sono vuote promesse lontane nel futuro, ma obiettivi di riduzione di CO2 annuali vincolanti e tagli immediati delle emissioni in tutti i settori della nostra economia". L'appuntamento ha coinvolto anche i comitati ambientalisti della vicina Slovenia, Legambiente e la lista studentesca dell'Università di Trieste "Studenti in movimento".
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