IL DISSENSO
Pari opportunità terreno di scontro a Monfalcone, Morsolin diserta l'Aula
Chiesto uno studio sulla situazione lavorativa femminile e un bilancio di genere comunale. La capogruppo attacca: «Mancano asili nido».
La Giornata internazionale delle Donne si apre all'insegna del disaccordo per la capogruppo in consiglio comunale de La Sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin. L'esponente di minoranza ha disertato la seduta della Commissione Pari opportunità di martedì scorso, convocata dalla presidente Francesca Romani. Evidentemente, per Morsolin si è trattata di una seduta tardiva a soli due giorni dalla data odierna e definita «una convocazione che ha come unico punto la presentazione delle iniziative e poi un generico “varie ed eventuali”». Sono state tre le principali proposte fatte da Morsolin alla commissione nell'ultimo anno e mezzo, «ma tuttora disattese» spiega.
Si tratta della richiesta di uno studio sulla situazione lavorativa delle donne nelle aziende a Monfalcone, «proposta fatta appena insediata la commissione in quanto già fatta nel precedente mandato e mai realizzata». Poi quella di tracciare un bilancio di genere nel comune di Monfalcone «che vede la gran parte di dipendenti donne e una percentuale dello 0% nei posti dirigenziali». Infine la necessità di avere un incontro con la realtà del Consultorio per capire le necessità delle donne e del servizio.
«In una Regione in cui solo il 61% delle donne lavora e in una città in cui chi governa esprime preoccupazione per l'emancipazione femminile – continua Morsolin - abbiamo posto dei temi concreti che riguardano le donne e i servizi a loro dedicati, ma non abbiamo avuto risposta». Morsolin chiede quindi chiarimenti sui servizi per le donne giovani, come gli asili nido, «che hanno una copertura minima per una città che è in controtendenza sul piano delle nascite e il Comune di Monfalcone non ha fatto domanda sulla missione riguardante gli asili nido».
«Oggi a Monfalcone 9 bambini su 10 non hanno posto in asilo nido, con conseguenti ricadute sulle famiglie, in particolare sulle donne» - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione. «Riteniamo che questa modalità in cui i commissari e le commissarie sono mere spettatrici di comunicazioni già diffuse e senza una reale acquisizione di informazioni nuove, non sia la finalità della commissione stessa e ne svilisca il senso» così Morsolin in chiusura.
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