La panchina gialla per Giulio, Staranzano al fianco della famiglia Regeni

All’incontro, erano presenti i genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni. Il sindaco Marchesan: «Tutti noi siamo vicini ai genitori di Giulio».

È stata posizionata anche a Staranzano la panchina gialla per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo stamattina alle 11 in piazza Dante. La decisione del Comune bisiaco segue quella di altre 120 amministrazioni locali italiane, per continuare a mantenere sempre viva e attiva la scorta mediatica sul caso del giovane ricercatore di Fiumicello.

All’incontro, erano presenti i genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni. «Tutti noi siamo vicini ai genitori di Giulio che hanno patito l’atroce morte del proprio figlio – sono le parole del sindaco Riccardo Marchesan – anche la nostra comunità si unisce alla richiesta di giustizia e verità per il giovane ricercatore».

Ecco il testo riportato sulla targa che è stata posta sulla panchina: «Giulio Regeni, nato a Trieste il 15 gennaio 1988, ricercatore italiano per l’Università di Cambridge rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016. Torturato e ucciso. Il suo corpo è stato ritrovato il 3 febbraio 2016». Dopo l’intervento del primo cittadino, hanno preso la parola, il padre Claudio, che ha parlato del processo che avuto luogo due giorni fa. Un procedimento al quale ha portato la sua testimonianza.

Dopo i ringraziamenti che Claudio ha rivolto all’amministrazione comunale, la madre Paola ha toccato ricordato l’importanza della scorta Mediatica sul caso e ha portato il suo saluto ai cittadini staranzanesi. A seguito degli interventi si è proceduto con lo scoprimento della panchina gialla. Alla cerimonia era presente la locale sezione Anpi.

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