Pagotto schiera il campo largo, «portati 12 milioni di contributi a Gradisca»

Pagotto schiera il campo largo, «portati 12 milioni di contributi a Gradisca»

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Pagotto schiera il campo largo, «portati 12 milioni di contributi a Gradisca»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Mag 2024
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L'aspirante primo cittadino ha presentato ieri la squadra, 76 nomi nelle cinque liste della coalizione di centrosinistra: «Voglio una città vivace».

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È una Große Koalition, citando l’esperienza tedesca, quella che sostiene la corsa a sindaco di Alessandro Pagotto a Gradisca d’Isonzo. Quella che in italiano si traduce sempre più spesso come ‘campo largo’ vede infatti schierate cinque liste di area centrosinistra: le civiche Al centro le persone e Borghi per la Fortezza, Movimento 5 stelle, Partito democratico e Rifondazione comunista. Una squadra che è stata presentata ieri pomeriggio in sala Bergamas, partendo dagli obiettivi del vicesindaco uscente e dall’esperienza maturata in questi anni.

«La scelta di candidarmi non è stata facile - ha subito esordito l’aspirante primo cittadino - ed è arrivata dopo 10 anni di amministrazione. Mi ha mosso il desiderio di fare del bene per la comunità. Voglio impiegare le mie energie e i miei studi per il futuro della città, affinché sia punto di riferimento per tutto territorio». Ringraziando la sindaca uscente Linda Tomasinsig, ha quindi rivendicato quanto fatto in questi anni: «Abbiamo portato 12 milioni di euro in contributi a Gradisca, senza contare i lavori per il Castello e le Mura».

Ingegnere della Protezione civile di 47 anni, Pagotto ha rimarcato come le proprie competenze lavorative saranno messe al servizio. Ricordando quanto appreso in contesti di crisi come L’Aquila, Amatrice e l’Emilia-Romagna, «ho capito anche come rapportarmi alle persone in condizioni particolari». Ha quindi elencato tre punti centrali del proprio programma: salute, ambiente e sicurezza. Il primo direttamente collegamento ai prossimi lavori all’ambulatorio di via Fleming per la futura Casa di comunità: «Verificheremo che vengano fatti i lavori».

Se l’opera è di competenza dell’Asugi, l’obiettivo qualora venisse eletto è di richiedere alla stessa Azienda «un incremento dei servizi per tutti». C’è poi la tutela ambientale, mentendo al centro «il legame tra la città e il fiume. Dobbiamo rafforzare il senso identitario». Direttamente collegato a ciò è l’aspetto della sicurezza, non solo verso casi di illegalità ma anche per i rischi idrogeologici: «Secondo gli ultimi piani anti-esondazione, parte del territorio è a rischio». Un tema, questo, portato avanti già da tempo insieme ai comuni limitrofi.

«Voglio lavorare per una città sempre un ordine - ancora Pagotto - vivace, ricca di eventi e che attrae visitatori. Deve avere un forte ruolo sul territorio». Il desiderio espresso è recuperare eventi legati alla tradizioni e alla città fortificata, in particolare in occasione dei santi patroni. Sul futuro dell’ex caserma Toti, inoltre, «coinvolgeremo i cittadini per individuare le migliori soluzioni». A confermare questa visione sono state anche le cinque liste, che si sono presentate sul palco insieme ai propri candidati: ben 76 in totale.

A partire è stato il M5s, con Riccardo Freschi che ha sottolineato la necessità della sostenibilità ambientale ed energetica. Per Patrizia Marega di Rifondazione, bisognerà rimuovere gli ostacoli per le persone più deboli, impegnarsi per il diritto alla salute e creare un ambiente favorevole per i giovani. Tanti volti nuovi quelli all’interno della civica Al Centro le persone, mentre per la lista Borghi Alessia Facchin ha ricordato l’impegno avviato cinque anni fa. «La forza nella nostra lista sta nella diversità» ha puntualizzato Zoe Cattarin del Pd.

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