Fondi Ue per 1.5 miliardi, esperti di progettazione a Gorizia

Fondi Ue per 1.5 miliardi, esperti di progettazione a Gorizia

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Fondi Ue per 1.5 miliardi, esperti di progettazione a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 19 Set 2022
Copertina per Fondi Ue per 1.5 miliardi, esperti di progettazione a Gorizia

Il focus su come recuperare risorse a livello europeo, le opportunità per gli enti locali.

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Esperti e professionisti di europrogettazione si sono dati appuntamento oggi a Gorizia, per un seminario sul tema presso il polo universitario di via Alviano. L'evento, organizzato dall'ateneo di Trieste ed Euroservis, ha parlato della politica di coesione per il settenato 2021-2027 e le opportunità derivanti per il territorio. Un'occasione sottolineata anche dall'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, che ha aperto i lavori presso l'Aula magna ricordando come "il Friuli Venezia Giulia esprima da sempre a Bruxelles buone pratiche in ambito di programmazione comunitaria".

Grazie a questo lavoro di condivisione, ha rimarcato l'esponente della giunta Fedriga, "è stato garantito il miglior utilizzo delle risorse pubbliche per costruire un piano di investimenti di lunga prospettiva che va oltre il settennato di competenza". Ha quindi evidenziato l'impegno della Regione negli investimenti dei fondi comunitari ed anche per rimarcare, una volta di più, la centralità di Gorizia che - è stato detto - è il cuore della politica di coesione europea per la sua storia e per le opportunità di crescita di lungo periodo che possono derivare dall'appuntamento con la Capitale europea della cultura 2025.

Con più di 365 milioni di euro per il solo Fondo europeo di sviluppo regionale, la Regione - ha sottolineato l'assessore - intraprende la strada della nuova programmazione dei Fondi europei per il 2021-2027: 130 milioni di euro in più rispetto ai sette anni precedenti. Per il programma la quota Ue è pari a 145 milioni di euro, a cui si aggiunge quella nazionale e regionale di 220 milioni di euro. Un percorso partito nel 2019 che vede il compiersi di una progettazione trasversale e di un confronto con gli enti locali, con il partenariato economico-sociale e con il territorio.

Il Programma è stato inviato a Bruxelles a fine aprile, e si trova attualmente in fase di negoziazione con la Commissione europea, tanto che la Regione ne auspica l'approvazione per il prossimo autunno. Oltre alla programmazione e gestione del Fesr, Trieste è stata impegnata nel programma finanziato del Fondo sociale europeo e nella strutturazione di 9 programmi finanziati dalla Cooperazione territoriale (Interreg), di cui uno (Italia-Slovenia) affidato in gestione alla Regione stessa, cui si è aggiunto il fondo "straordinario" Pnrr nato dal programma Next Generation Eu.

Complessivamente un pacchetto di risorse per oltre 1,5 miliardi di euro, che presto impatterà sui territori con progettualità concrete condivise con i Comuni. Per rendere stringente la programmazione rispetto agli obiettivi di sviluppo delle comunità locali, la Regione ha istituito una cabina di regia per coordinare le azioni regionali con Anci in risposta al territorio. Una partnership che ha incluso Informest, dove è operativa una segreteria tecnica a supporto dei Comuni e il Gect, il cui apporto in campo internazionale si basa su una competenza consolidata.

Oltre a Zilli, durante la mattinata sono intervenuti anche esponenti di aziende ed enti da tempo impegnati nella ricerca di canali di finanziamento nazionali ed europei. La direttrice del Gect, Romina Kocina, ha spiegato quali opportunità potranno esserci per le due città grazie a GO! 2025, mentre Ramona Velea e Giorgia Kakovic di Isig hanno proposto l'analisi sui processi partecipativi nella progettazione per promuovere lo sviluppo culturale, economico e sociale. Il Pnrr è stato invece esaminato da Ivan Curzolo, direttore di Informest.

Nella foto: Barbara Zilli (Regione Fvg)

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