la storia
L'orso ritrovato a Gorizia ora corre in Germania, in semi-libertà dopo 3 anni
Come già annunciato qualche giorno fa da Il Goriziano, l'animale è stato trasferito in Germania dove sarà seguito nel centro di recupero per orsi di Bad Füssing.
La sua storia ve l'avevamo raccontata qualche settimana fa, dopo averlo ritrovato al Biparco di Roma. Oggi, a quasi tre anni di distanza dal suo ritrovamento nella notte in via Giustiniani a Gorizia, l'orsetto Kuma è stato liberato portato in Germania. Una storia che aveva catturato l'attenzione di tanti goriziani ma non solo, anche perché l'allora cucciolo (la cui mamma non è stata mai ritrovata) era stato recuperato in condizioni precarie di salute. Ad annunciare il suo arrivo nel Paese teutonico, e in particolare al centro di recupero per orsi di Bad Füssing in Baviera, è stata la presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paola Palanza.
«Kuma è cresciuto benissimo - racconta Palanza - è molto vivace, e nel centro tedesco vive in semi libertà, in un’area boschiva molto ampia, ma soprattutto potrà avere interazioni con altri individui, quindi una vita sociale. Kuma è un orso nato in natura e siamo contenti che possa, almeno in parte, ritornarvici. Con la garanzia di continuare ad essere seguito e monitorato dal punto di vista veterinario. Per la delicata operazione del trasferimento – conclude – rivolgo un ringraziamento all’Ente nazionale protezione animali che ha contribuito al costo del viaggio da Roma al Centro di recupero». L'animale era stato scoperto da alcuni passanti.
Il piccolo orso era infatti sulla cima di un albero dove, terrorizzato, si era arrampicato. Catturato dai vigili del fuoco, le sue condizioni di salute erano apparse molto critiche e, le visite veterinarie evidenziarono una patologia renale congenita, aggravata da una infezione in corso. Sarebbe stato dunque impossibile reintrodurlo in natura. Dapprima portato al Centro fauna selvatica di Terranova, è stato poi trasferito all’Università di Udine dove è stato curato dal veterinario Stefano Pesaro. Con il passare dei mesi è stato necessario trovare un luogo idoneo dove ospitarlo ed è stato identificato il Bioparco di Roma, dove l’orso è stato accolto a giugno 2022.
«Quando è arrivato da noi - racconta Yitzhak Yadid, responsabile zoologico del Bioparco - il giovane orso era sottopeso e molto impaurito. Gradualmente timidezza e diffidenza hanno lasciato il posto all’atteggiamento opposto: è diventato curioso, gioca e cerca la compagnia dei keeper, che lo hanno chiamato Kuma, orso in giapponese. Ma ora che è quasi un adulto necessitava di un’area ancora più grande e dopo attente valutazioni, abbiamo deciso di trasferirlo in una struttura con spazi più ampi, come quella tedesca, dove ha a disposizione un recinto di un ettaro solo per lui. Uno degli affezionati guardiani che lo hanno seguito in questi due anni lo ha accompagnato nel viaggio verso il centro di recupero in Baviera».
Foto Fondazione Bioparco
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