Le origini di Nova Gorica tornano a casa, donati i disegni dell'architetto Ravnikar

I documenti che erano conservati a Lubiana sono stati donati da Janez Koželj, assistente del celebre architetto: «Oggi manca visione e coraggio».

Arriva alla sua conclusione l'Anno di Ravnikar, ossia il programma di celebrazioni promosso dal governo della Slovenia per l'architetto Edvard Ravnikar. Figura strettamente legata a Nova Gorica, in quanto fu lui che ne delineò le basi su incarico di Tito. E proprio qui, ieri mattina, si è tenuto il momento culminante delle iniziative, presso il municipio dove il professor Janez Koželj ha consegnato al sindaco Samo Turel un prezioso regalo: la prima bozza urbanistica di Nova Gorica, realizzata proprio da Ravnikar e una delle prime visioni dell'architetto su come sarebbe dovuta essere la città, rappresentata nel disegno della Kidričeva ulica.

I documenti saranno ora custoditi nell'archivio provinciale. Il primo cittadino ha espresso la sua gratitudine a Koželj per questo dono prezioso, sottolineando che ora si trova nel luogo che gli appartiene: a casa sua. Lo stesso Koželj, assistente di Edvard Ravnikar tra il 1973 e il 1980, ha condiviso il suo rispetto per l'architetto, definendolo non solo un professionista ma anche un pittore che utilizzava diverse tecniche pittoriche nel suo lavoro. Ha sottolineato la mancanza attuale di visione, coraggio e ambizione come quelli di Ravnikar: £La città è nata dal nulla, dall'idea di creare un'altra città, alternativa a Gorizia".

Ha quindi ricordato che la cittadina nella sua concezione è orientata verso la valle dell'Isonzo, verso il mare e verso la valle del Vipacco. "Concludiamo l'Anno di Ravnikar - ha commentato Turel - nella sua città con un punto fermo, con documenti, con una prospettiva famosa e con la progettazione urbanistica della città. Due documenti estremamente preziosi, il certificato di nascita e il documento fondativo della nostra città, che custodiremo attentamente". Dal canto suo, la direttrice dell'Archivio provinciale Tanja Martelanc ha evidenziato che, quando ha iniziato a lavorare lì, "ho scoperto che non avevamo documenti su come sia nata Nova Gorica".

Mancava infatti "qual era la visione di Ravnikar, tutto era conservato a Lubiana. Quindi, questa è un'eccezionale acquisizione, di cui siamo estremamente orgogliosi. Ci impegneremo affinché brilli con una luce ancora più splendente. Manderemo il piano nel laboratorio di restauro degli Archivi della Repubblica Slovena. Poi lo scansioneremo ad alta risoluzione e lo metteremo nei depositi. Sarà disponibile agli utenti in forma digitale. Il materiale è estremamente sensibile alla luce e al tatto. Per i piani, è problematico ridurli a una forma più piccola e schiacciarli. Ogni intervento su questo materiale comporta un piccolo danneggiamento".

Soddisfazione anche per Ines Bonutti, presidente dell'Associazione degli Aachitetti della Primorska: "Il regalo odierno rappresenta la conferma dell'identità della città. Per la nostra professione, questo è un atto estremamente importante, lo guardiamo con molta emozione come architetti". Attraverso vari eventi, la cittadinanza ha potuto capire che all'epoca il pensiero del professionista jugoslavno era estremamente moderno e che Nova Gorica è davvero la città di Ravnikar, poiché molte delle sue idee sono state non solo concepite, ma anche realizzate come appunto Kidričeva ulica, concepita come l'arteria della vita cittadina.

Foto: Ana Rojc

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