Opere sull'Isonzo tra Gorizia e Sagrado, Avs: stop fondi a Consorzio di bonifica

Opere sull'Isonzo tra Gorizia e Sagrado, Avs: stop fondi a Consorzio di bonifica

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Opere sull'Isonzo tra Gorizia e Sagrado, Avs: stop fondi a Consorzio di bonifica

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Lug 2024
Copertina per Opere sull'Isonzo tra Gorizia e Sagrado, Avs: stop fondi a Consorzio di bonifica

La consigliera regionale di Avs, Serena Pellegrino, torna sui fondi da destinare al Consorzio. La dem Fasiolo plaude al coinvolgimento del Gect.

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Continua a far discutere lo stanziamento da 2 milioni di euro previsto in legge di assestamento regionale per il Consorzio di bonifica della Venezia Giulia. A puntarvi contro il dito è nuovamente la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Serena Pellegrino, che torna a chiedere spiegazioni all’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro in merito a ulteriori infrastrutture previste di regimentazione delle acque tra Gorizia e Sagrado. L’esponente di minoranza ha quindi chiesto di dimostrare, «che sono cosa buona e giusta i progetti» del Consorzio.

Per Pellegrino, «sarebbe opportuno sospendere l’erogazione (dei 2 milioni di euro previsti, ndr) finché non avremo ben capito che opere stiamo finanziando». La consigliera rileva quindi che, secondo il Piano generale di bonifica e di tutela del territorio del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, «le principali preoccupazioni che motivano rilevanti operazioni di ulteriore antropizzazione dell'Isonzo, riguardano le esigenze della produzione idroelettrica e le vitali necessità dell’agricoltura».

Ribatte quindi che «però, altrettanto vitali le esigenze di salvaguardia del fiume e di tutela dell'ecosistema, così come ripetutamente identificate, nel corso degli anni, dalle associazioni, comitati, cittadini e dalle istituzioni locali che li rappresentano». L’acqua per l’agricoltura, incalza Pellegrino, bisogna quindi trovarla «all'interno di una strategia di gestione del cambiamento climatico che, responsabilmente, associ tra loro diverse politiche regionali, a cominciare da quelle agricole nei settori della sperimentazione, selezione e promozione di varietà coltivabili meno idroesigenti, del recupero di acque reflue depurate o delle pratiche agronomiche più idonee a trattenere acqua nei suoli agricoli».

Sul tema del fiume, interviene anche la dem Laura Fasiolo, commentando come «finalmente l'Isonzo torna a essere una priorità anche per il centrodestra. L'accoglimento unanime del nostro emendamento, che chiedeva un coinvolgimento transfrontaliero per la sicurezza del fiume, apre le porte a una svolta sul futuro del territorio e a una proficua collaborazione tra il Fvg e la Slovenia». Ieri è infatti arrivata l’approvazione di un emendamento all'assestamento di bilancio per il coinvolgimento del Gect nel contrasto all’hydro-peaking, ossia la sequenza ripetuta di rapidi aumenti e riduzioni della portata in un corso d’acqua, causata in questo caso dal lavoro della diga di Salcano.

«Per la sicurezza del fiume Isonzo - prosegue la consigliera regionale del Pd - chiedevamo di ripensare a un piano di manutenzione come quello che l'amministrazione regionale aveva portato a compimento nel 2014, ma soprattutto di accorciare i tempi per il contratto di fiume, cercando di replicare il largo coinvolgimento che il centrosinistra aveva attuato per il piano. Quello che bisogna poi evitare, con azioni decise, sono i deflussi discontinui della portata d'acqua».

Fasiolo si dice inoltre «soddisfatta per l'accoglimento della richiesta di sperimentazione e studio sull’interramento della spiaggia di Grado, sul quale presenteremo un ordine del giorno, in analogia con quanto già approvato per Lignano». E ancora, sul versante della ricettività, Fasiolo ha chiesto all'assessore Bini interventi per rinforzare il turismo culturale regionale in vista del 2025, la messa a disposizione di finanziamenti per l'ammodernamento delle unità abitative ammobiliate a uso turistico, anche senza passare attraverso il sistema delle agenzie.cold-smooth-tasty

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