LA RETROSPETTIVA
Le opere del goriziano Mrakic esposte a Sesto al Reghena
Curata da Giancarlo Pauletto, la mostra "Amor dei" proporrà le opere dell'artista scomparso nel 2022.
Con una rapida ricerca on line, digitando il nome di Claudio Mrakic, balza subito dall’universo del web un articolo che riferisce di un’iniziativa da parte dei suoi amici artisti per ricordare, a Gorizia, lo scultore e pittore scomparso nel marzo 2022. La partecipazione dei suoi lavori alla mostra “Silva lapidea” (tenutasi al Museo di Santa Chiara fra dicembre 2023 e marzo 2024) è stata un segnale importante ma una retrospettiva è ancora lontana: per lui, come per i molti artisti goriziani scomparsi in un passato più o meno recente che potrebbero essere valorizzati nei mesi della Capitale Europea della Cultura.
A ricordare l'artista ci ha pensato Sesto al Reghena dove oggi, nel Salone abbaziale Santa Maria in Silvis, verrà inaugurata la mostra “Amor Dei. Le icone di Claudio Mrakic”. La mostra, curata da Giancarlo Pauletto e realizzata dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, è l’ultima di un trittico di esposizioni correlate al Festival internazionale di Musica Sacra 2024 che si tiene nella cittadina del Friuli occidentale.
Nato a Gorizia, dove ha frequentato l’istituto d’Arte “Fabiani”, Mrakic prosegue gli studi frequentando l’Accademia di Belle Arti di Lubiana per iniziare quindi a esporre nel 1979. Presente a numerosi simposi internazionali e protagonista di collettive e personali in Italia e all’estero, l’artista è conosciuto soprattutto come scultore del legno ma, negli anni, ha praticato anche l’incisione e la pittura. Sempre interessato alla naturalità degli elementi, ha affrontato la creazione artistica con leggerezza per certi spunti ironici presenti nei suoi lavori, senza per questo trascurare la narrazione, accompagnata spesso allo studio dell’arte del passato.
Ed è appunto al passato, e in particolare al mondo bizantino, che si riferiscono le opere presenti in mostra dove si potranno ammirare una quarantina di lavori di pittura e scultura a soggetto sacro. Un interesse, questo, nato nel 2009 quando Mrakic venne invitato alla mostra “Giardini d’arte” a Pordenone (città cui l'artista ha lasciato per testamento buona parte delle sue opere) realizzando in legno i quattro Evangelisti, figure alte oltre due metri e mezzo, di incredibile forza plastica.
In quell’occasione, secondo il curatore Pauletto, l'artista «aveva saputo fare sintesi mirabile di suggerimenti bizantini, romanici, espressionisti, ottenendo un risultato di grande modernità», aspetti che le accomunano alle icone presenti in mostra. Fra queste spiccano il grande “Arcangelo”, costruito dalla luce che filtra dal supporto e l’alto Crocifisso con la Via Crucis, «sicuro, forte, popolaresco nella sua essenzialità. Invenzioni ricche di un’attuale, certamente non fittizia, religiosità» afferma sempre Pauletto.
La mostra resterà visitabile fino al 26 gennaio 2025, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 con ingresso gratuito. Info www.comune.sesto-al-reghena.pn.it www.viedellabbazia-sesto.it e www.centroculturapordenone.it.
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