Le opere digitali di Dugo e Kusterle negli angoli di Gorizia, ecco le mostre 2.0

Le opere digitali di Dugo e Kusterle negli angoli di Gorizia, ecco le mostre 2.0

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Le opere digitali di Dugo e Kusterle negli angoli di Gorizia, ecco le mostre 2.0

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 29 Giu 2024
Copertina per Le opere digitali di Dugo e Kusterle negli angoli di Gorizia, ecco le mostre 2.0

L’idea è quella di creare delle mostre digitali, consultabili interamente sul sito web del progetto che verrà lanciato prossimamente grazie a dei Qr code.

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L’obiettivo è disseminare arte nell’area di Borgo Castello, unendo le opere di due grandi autori locali con il digitale. Parte da queste premesse il progetto Borgoart, ideato dall’associazione Inside Europe e inserito all’interno del Bando Borghi finanziato dal Pnrr a Gorizia. «Siamo nati in via Alviano - ha spiegato questa mattina Emanuele Leone, presidente del sodalizio formato da studenti di Scienze internazionali e diplomatiche - e dopo un anno di attività abbiamo deciso di partecipare a questa grande occasione».

L’idea è quella di creare delle mostre digitali, consultabili interamente sul sito web del progetto che verrà lanciato prossimamente, a cui il pubblico potrà accedere scannerizzando dei Qr code posti tra il cortile del Castello e Casa Krainer. Come spiegato da Leone, il tutto partirà a settembre di quest’anno per proseguire per tutto il 2025, fino agli inizi dell’anno successivo. Al centro ci saranno le opere passate di due noti nomi locali: Franco Dugo e Roberto Kusterle. Entrambi metteranno a disposizione alcune opere, che verranno scannerizzate.

A occuparsi della digitalizzazione sarà l’azienda di comunicazione Tmedia che, oltre a mettere a disposizione degli interessati la riproduzione di foto e dipinti, realizzerà anche dei percorsi audio dedicati alle opere stesse e al luogo in cui sono inseriti. Al momento, comunque, non sono previsti supporti in loco per osservare i lavori, riservando l’esperienza unicamente all’uso con i propri device come smartphone e tablet. «Sarà un’esperienza che si potrà fare anche da altre parti d’Italia e del mondo» ha rilevato Leone.

Sono tre le mostre attese, a cui saranno aggiunte anche alcuni quadri di proprietà della Kb Delniška Družba. Ogni esposizione sarà anticipata da un evento fisico in un luogo diverso. «Con il virtuale può costruire qualcosa di più bello del reale - ha commentato Kusterle - le immagini possono essere ridotte e amplificate». Nel complesso, sono 8 gli spazi individuati in Borgo Castello dove collocare il codice Qr, mentre 15 in Casa Krainer di via Rastello. Plauso all’idea arrivato anche dagli assessori Fabrizio Oreti e Chiara Gatta.

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