Botta e risposta
«Opera inutile in Galleria Bombi», il centrosinistra attacca il finanziamento: «Soldi sprecati»
A difendere la manovra finanziaria, del valore di 3,5 milioni di euro, il consigliere Bernardis che etichetta l'intervento come «ostruzionismo».
È scontro politico in consiglio regionale sul futuro di Galleria Bombi a Gorizia. Dal centrosinistra il dito viene puntato sui 3,5 milioni recentemente stanziati dalla Giunta regionale per finanziare, all’interno della stessa Galleria, di un’opera artistica legata all’intelligenza artificiale che dovrebbe essere realizzata dall’artista Refik Anadol. «Un’opera artistica legata all’intelligenza artificiale è una scelta sbagliata sulla quale esprimiamo forte contrarietà», tuonano i consiglieri regionali dem Diego Moretti e Laura Fasiolo cui fa eco il consigliere regionale Enrico Bullian del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, commentando uno stanziamento, all'interno dell'assestamento autunnale, sul progetto destinato al recupero e valorizzazione di Borgo Castello, e destinati a finanziare un'installazione artistica all’interno di Galleria Bombi a Gorizia.
«Non si tratta di una questione legata alla valutazione artistica dell’opera – specificano i tre consiglieri di opposizione – ma siamo convinti che i soldi pubblici vadano ben spesi, senza sprecarli in maniera indiscriminata. Durante il dibattito sulla manovra autunnale in Consiglio regionale di qualche giorno fa, l’assessore Anzil ha confermato la volontà del Comune di trasformare la Galleria Bombi in un polo museale d’Arte contemporanea, senza però che siano chiari gli obiettivi e la tempistica di un progetto del genere».
Inoltre, continuano, «qualcuno si è posto il problema di quanto potrà reggere un’opera artistica realizzata in una galleria storica, che da sempre ha fatto acqua da tutte le parti ed è stata oggetto di frequenti “percolazioni”? Perché l’assessore non ha spiegato e dettagliato i costi dell’opera e della necessaria sistemazione dell’interno della galleria, per la quale sono stati già spesi da Comune e Edr rispettivamente 500mila euro e 2,5 milioni di euro?». E ancora, si chiedono i consiglieri, «perché non sono stati valorizzati artisti locali e nazionali che magari potevano proporre qualcosa di altrettanto originale per la galleria?».
«Dalle dichiarazioni – concludono – dell’assessore abbiamo appreso che la riqualificazione della Galleria non avrà un termine definito e certo, ma molto nebuloso, non si sa se nel 2025 o nel 2026. Di conseguenza, legare questo intervento a Go!2025 desta forti dubbi: speriamo non si tratti dell’ennesimo spreco di denaro pubblico, e rispediamo al mittente le accuse che ci verranno mosse dal Comune di “remare contro”. Una superficialità nella spesa che si assomma alle altre, incredibili, irresponsabili approssimazioni».
Diego Bernardis, consigliere di maggioranza tra le fila della lista Fedriga Presidente, risponde, invece, a tono: «Nonostante i loro tentativi di smarcarsi dal ruolo di ostruzionisti, la loro posizione è evidente. L'investimento per l'opera di un artista di fama internazionale arricchirà la galleria Bombi e sarà un passo cruciale nel recupero di un simbolo storico della città. Tale progetto non solo rientra perfettamente nella visione culturale di Go!2025, ma contribuirà anche allo sviluppo economico e turistico della città negli anni successivi alla capitale europea della cultura».
«Investire nella cultura è un dovere nei confronti di Gorizia e dei suoi cittadini. Non rendersene conto o criticare costantemente tali iniziative – aggiunge Bernardis – dimostra mancanza di visione per il futuro della città e del territorio. Forse è una conseguenza del ruolo di opposizione che, con un po' di frustrazione, sembra non voler riconoscere la rinascita culturale ed economica di Gorizia».
«Nonostante il tentativo di una parte della Sinistra di ostacolare lo sviluppo di Gorizia, la Giunta regionale continuerà a lavorare per valorizzare il territorio, consapevole del sostegno della Maggioranza dei cittadini, che, come dimostrano i fatti, approvano e sostengono le scelte fatte dal presidente Fedriga e dal Centrodestra», conclude.
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