Onde Mediterranee parte dal racconto di guerra, Cecilia Sala ospite a Gradisca

Onde Mediterranee parte dal racconto di guerra, Cecilia Sala ospite a Gradisca

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Onde Mediterranee parte dal racconto di guerra, Cecilia Sala ospite a Gradisca

Di Redazione • Pubblicato il 13 Lug 2024
Copertina per Onde Mediterranee parte dal racconto di guerra, Cecilia Sala ospite a Gradisca

L'inviata di guerra e autrice di podcast sarà la prima ospite del filone Lettere Mediterranee, giovedì 18 luglio sul palco del Nuovo Teatro Comunale.

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Tutto pronto per il Festival Onde Mediterranee, alla sua ventottesima edizione, che torna ospite a Gradisca d’Isonzo con un ricco programma di musica e incontri tra letteratura, società e cultura nel segno della condivisione. A dare il “via” alla manifestazione sono gli incontri di approfondimento di Lettere Mediterranee, momenti di riflessione sull’attualità, che proseguono lungo tutto il calendario tra libri, podcast, teatro e varie forme d’arte. L’esordio è affidato a Cecilia Sala, nota giornalista de “Il Foglio”, inviata di guerra, scrittrice, podcaster per Chora Media e noto volto televisivo.

“Stories” di vita in guerra: questo il titolo dell’incontro di giovedì 18 luglio, alle 20.45 al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca con ingresso libero. Cecilia, classe 1995, dà oggi voce in particolare alle nuove generazioni - studenti, giovani professionisti, attivisti - accompagnando quotidianamente le persone delle comunità in guerra tra le bombe e le feste, come lei stessa dice. È nota al grande pubblico dal 2020 per il podcast “Polvere”, sul caso di Marta Russo, creato da lei stessa e Chiara Lalli per Huffington Post Italia. Nel 2021 racconta sul Foglio, in diretta da Kabul, la caduta dell’Afghanistan in mano ai talebani e al Tg1 le proteste delle donne afghane.

Nel 2022 è la prima inviata italiana in Ucraina, dove vive la quotidianità dei cittadini in guerra, dando il via a una nuova chiave di giornalismo sul campo. Per Mondadori, nel 2023 è uscito il suo nuovo libro "L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan".
È una voce lucida, la sua, che a Gradisca è valorizzata dall’interlocutrice Fabiana Martini, giornalista, esperta di geopolitica, coordinatrice di Articolo 21 e segretaria del “Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta”. Martini ha diretto per molti anni (prima donna laica) il settimanale religioso Vita Nuova, è stata vicesindaca a Trieste e si occupa di formazione e di comunicazione sui temi dell’infanzia, dell’hate speech e della salute mentale.

Nel 2021 ha firmato per l’Espresso un reportage sulle amministratrici locali italiane, frutto di un viaggio di oltre due anni, che da qualche mese è diventato un libro: “Il governo delle donne”, Vita Activa Nuova editrice. Lettere Mediterranee continua con uno o più incontri, ogni giorno: si parlerà di arte partecipata e salute mentale (Mariangela Capossela, 19 luglio), di antifascismo (Max Collini e Arturo Bertoldi) e di migrazioni (Luca Misculin) entrambi il 20 luglio, di ecologia (Marco Pacini, il 22 luglio), dei Balcani (con un ricordo della tragedia di Mostar, documentato da Piero Pieri, il 23 luglio), della vita nelle carceri (Mauro Pescio con il suo “Io ero il milanese” in veste teatrale, il 24 luglio), di risorse energetiche (Roberto Kersevan, il 26 luglio) e di lavoro, diritti e caporalato (Michele Guerra, il 27 luglio).

Protagonisti del palinsesto musicale tre firme fra le più amate e anti-mainstream dello scenario dei cantautori italiani che parlano alle nuove generazioni. Nell’Arena del Castello arrivano: giovedì 25 luglio, Motta nel suo tour estivo, già affollatissimo nella stagione invernale, de “La musica è finita” (con un Dj Set di Rachele Bastreghi dei Baustelle come opening act), tutto a ingresso libero. Venerdì 26 luglio, Colapesce Dimartino e il loro nuovo, dissacrante album “Lux Eterna Beach” (opening act: Filippo Graziani) e sabato 27 luglio Fulminacci che propone il suo “Infinito + 1”, dove ironia e sensibilità convergono in brillanti esperimenti sonori e di linguaggio. Le serate hanno inizio alle 20.45 con gli opening act e i concerti a seguire.

Onde Mediterranee si chiude con l’intensa giornata dedicata a Giulio Regeni, cui la manifestazione è dedicata dal 2016. Si tratta sempre di un momento particolarmente intenso e partecipato: tra gli ospiti del 2024, insieme ai genitori di Giulio, Paola e Claudio e all’avvocata Ballerini saranno Beppe Giulietti, Matteo Macor, Andrea Pennacchi (da remoto) e alcuni altri celebri nomi in via di definizione. A latere di Onde Mediterranee, il 25 luglio si inaugurerà l’installazione sonora “River chants” della filmaker e regista triestina Ana Shametaj e dell’artista Giuditta Vendrame alla Galleria Spazzapan: l’operazione, della quale il Festival è partner, è resa possibile da Erpac Fvg e GO! 2025, unitamente alla Galleria ospite.cold-smooth-tasty

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