A GORIZIA
Oltreconfine Ungaretti, domani in sala Dora Bassi l’incontro con Carmen Mazzone, Giulia Sattolo e Francesco Accomando

L’appuntamento è alle 18:30. Musiche dal vivo eseguite da Pierluigi Rojatti. Fissata invece per mercoledì 19 marzo la data di recupero dell’incontro rinviato a Sagrado.
Nuovo incontro per “Oltreconfine Ungaretti”. Il progetto culturale transfrontaliero tra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia fa tappa domani, giovedì 6 marzo (ore 18.30), alla Sala Dora Bassi di Gorizia.
Interverranno Carmen Mazzone, già docente di letteratura italiana al Liceo Classico Dante Alighieri di Gorizia, che parlerà di Giuseppe Ungaretti con “Il Porto Sepolto: l'Abisso e il potere salvifico della Poesia”; Giulia Sattolo, ricercatrice storica e docente presso le scuole superiori, che metterà in luce il contesto umano e antropologico nel quale si trova Ungaretti, con il paesaggio naturale e agrario devastato dalla guerra; infine, Francesco Accomando, direttore artistico del progetto, il quale intrepreterà alcune liriche di Giuseppe Ungaretti.
L’accompagnamento musicale sarà eseguito dal vivo dal violoncellista Pierluigi Rojatti: solista in formazioni da camera e orchestrali, nel 2024 Rojatti si è esibito nella sala del Musikfefain di Vienna e nella Konzerthaus a Berlino sotto la direzione dell’illustre maestro Riccardo Muti.
Il 19 marzo, invece, verrà recuperato l’incontro di Sagrado rinviato lo scorso 29 gennaio.
Si avvia dunque verso la conclusione, dunque, la prima fase dell’iniziativa, rappresentata dalle serate-forum con associazioni, cittadini, attori, musicisti, poeti e esperti di storia locale per indagare, raccogliere e raccontare in forma teatrale la vita e l’espressione artistica di Ungaretti nel periodo 1914-1919. Lo scopo è capire come le liriche del poeta scritte nei territori a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia si evolvono attraverso la terribile esperienza della Grande Guerra.
I contenuti raccolti e messi a fuoco in questa prima fase del progetto verranno poi elaborati, nella seconda fase, attraverso la scrittura drammaturgica per la realizzazione di un evento teatrale in ogni singolo comune in stretta relazione con l’ambiente storico e naturale. La messinscena bilingue è il cuore del progetto e verrà realizzata all’aperto la prossima estate nella forma corale di una processione laica, un cammino degli attori e degli spettatori insieme con alcuni stazionamenti in siti particolarmente significativi dal punto di vista storico e paesaggistico.
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