Il raduno
Oltre 150 auto d'epoca rombano a Gorizia, giunte da Triveneto, Austria e Slovenia
Al raduno di collezionisti esibite auto prodotte fin dagli anni Trenta. Tra queste, una Bmw Isetta e una rarissima Fiat Dino Spider.Al raduno di collezionisti esibite auto prodotte fin dagli anni Trenta. Tra queste, una Bmw Isetta e una rarissima Fiat Dino Spider.
Per molti goriziani passeggiare in piazza Vittoria, ieri mattina, deve essere stato un po’ come fare un tuffo nel passato. Non tanto per la presenza dominante di auto, che ha ritrasformato uno spazio – oggi pedonale – in un parcheggio come ne era stato fatto uso per oltre mezzo secolo, quanto piuttosto per l’età media dei veicoli presenti, molto elevata per la gioia degli appassionati di quattro ruote vintage. Sono stati oltre 150, infatti, i collezionisti che – secondo gli organizzatori – hanno risposto all’invito dell’associazione “Antiche scuderie isontine”, provenienti non solo da tutto il Triveneto, ma anche dai Paesi confinanti, come l’Austria e la Slovenia.
A sostare in piazza, facendo bella mostra di sé, c’erano auto d’epoca prodotte dagli anni Trenta in poi, fino alle “Young timer”, immatricolate oltre vent’anni fa. Molto vari i marchi e i modelli, tra i quali spiccavano Cadillac, Ford, Bentley, Volkswagen e, naturalmente, tante Lancia, Alfa Romeo e Fiat, tra cui anche una Seicento Multipla.
Gli aderenti all’iniziativa, dopo il raduno nella piazza centrale alle 9, hanno partecipato a una visita guidata alla mostra “Italia anni Sessanta”, allestita in palazzo Attems, per poi proseguire con un giro turistico attraverso il Collio. «La visita al museo è stata fenomenale, spargerò sicuramente la voce tra parenti e amici», commenta entusiasta Giuseppe, giunto da Tricesimo con la compagna Claudia Marisa a bordo di una rara Bmw Iso Isetta del 1960.
Una microvettura che ha certamente attratto molta attenzione e simpatia tra il pubblico, non solo per le dimensioni molto contenute e il design particolare. Si tratta, infatti, della prima automobile prodotta in serie, al mondo, a basso consumo di carburante (3 litri ogni 100 chilometri): una caratteristica oggi certamente molto rivalutata, in considerazione del cambiamento climatico e della maggiore attenzione per l’impatto dell’uomo sull’ambiente.
Questa, in particolare, era stata venduta la prima volta ad Augusta, nell’allora Germania Ovest. Racconta sempre Giuseppe: «L’ho trovata in provincia di Lodi quattro anni fa; era in pessime condizioni, con molta ruggine sulla carrozzeria. L’ho fatta rimettere a nuovo grazie a un carrozziere di San Michele al Tagliamento e a un meccanico di Torviscosa». Nonostante le dimensioni, la macchina è perfettamente in grado di sostenere viaggi fuori porta, naturalmente sempre evitando le autostrade. «Per venire da Tricesimo abbiamo utilizzato strade secondarie viaggiando anche a 80 km/h. Qualche volta abbiamo toccato gli 85 km/h per superare qualche autocarro agricolo e biciletta. Eppure, ricordo che erano molti gli austriaci e i tedeschi che le utilizzavano per venire fino a Grado e Lignano».
«Quando si sale a bordo, dall’unico sportello anteriore, si provano delle vibrazioni», aggiunge Claudia Marisa. «Si ha la sensazione – spiega – di trovarsi in un’altra dimensione, dove il tempo si è fermato». È una vera passione, la loro. Infatti, nel garage della coppia, a far compagnia alla Isetta – che ha un valore sul mercato tra i 34 e i 40mila euro – ci sono altre tre Alfa Romeo d’epoca e un Cinquino.
Ben più lungo, per arrivare a Gorizia, è stato il viaggio di Gebhard Fellner: un appassionato carinziano proveniente da Wolfsberg a bordo di una rarissima Fiat Dino Spider gialla, prima serie del 1966. A caratterizzare questo modello, oltre alla carrozzeria disegnata da Pininfarina, è certamente il motore V6 Ferrari, progettato per ottenere l’omologazione in Formula 2. Il suo valore sul mercato è stimato tra i 140 e i 160mila euro. Quella di Gebhard non è solo una passione per le auto – ne ha 40 in tutto, di cui 11 Ferrari – ma anche per il Friuli Venezia Giulia: «Amo tanto le auto – soprattutto quelle italiane – quanto questa regione, al punto da comprare casa a Buttrio». Il suo notevole parco mezzi può vantare una Fiat Torpedo 501 del 1927 e una Lancia Appia posseduta, a suo tempo, da Federico Fellini.
Visibilmente soddisfatto, per il successo dell’iniziativa, Antonio Criscuolo, presidente delle Antiche scuderie isontine: «Ci tengo a ringraziare in particolare i ragazzi dell’organizzazione, a cominciare da Eros Obedic, Massimo Simonelli, Renzo Corazza, il coordinatore Andrea Peresson, Rossana Greatti e l’East Fever Corvette. È grazie al loro impegno, infatti, se è stato possibile esibire oggi una così variegata gamma di marche e vetture rappresentative della storia automobilistica europea e americana».
Foto TIbaldi.
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